giovedì 5 novembre 2020

52 gioca o muori (e non è un film, tra elezioni e pandemia)

Editoriale del diretòr e apertura di Urbinati nel 52° Domani cartaceo pressoché obbligati sulle elezioni USA, con eloquente (anche se non efficacissima) illustrazione di Costantini sui due contendenti, per inciso la sua quinta (su 10 delle finora 52) in prima pagina.

All’interno Berardi ci guida in uno dei suoi ultimi diari elettorali, accanto a Romanelli sul(l’eterno) caso Florida e di fronte di Mark Lilla in un saggio breve uscito ieri in inglese su UnHerd (e curiosamente viziato da un divertente refuso nella dida italiana). A seguire Bruni sull’incertezza del futuro Diletti sulla confluittualità sociale anche dopo Trump. Breve intermezzo di Preziosi sul prossimo voto alle comunali di Roma e poi Di Giuseppe incrocia Italia e USA sulle reazioni M5s al voto americano. Quindi le 7 news per La Giornata accanto al nuovo Dpcm spiegato da De Luca di fronte a Enrico Fierro sulla Calabria («Ma il vero virus è la malasanità») e Merlo sui focolai nelle carceri. Poi si arriva a un gran pezzo (che davvero tutti dovrebbero leggere a prescindere dagli schieramenti e non dimenticare) di Matteo Pugliese dell’Ispi

accanto al dossier sui decreti Salvini raccontato da Gaetano De Monte. 

6 lettere (senza risposte) aprono i Fatti, fra cui stavolta ne segnaliamo noi una,

con Meletti sullo sciopero dei metalmeccanici e l’inossidabile Azzollini sull’ennesimo Dpcm (santa subito!) e una proposta per tracciare i contagi salvando la privacy da parte dell’imprenditore Carlo Centemeri, il d.g. Pietro Presti della Fondazione Tempia e l’ordinario londinese Paolo Vineis. Sullo scippo di risorse Nord-Sud interviene l’economista Pisauro con un sempre brillante Campagna

e a chiudere la sezione arriva il presidente Geronimo Cardia dell’associazione concessionari di giochi pubblici.

Le Idee si aprono con il grande Bazzi che presenta il nuovo libro dell’amica Fumettibrutti e poi Odifreddi incontra il fisico e divulgatore Carlo Rovelli, con un enorme ritratto di Bergamelli:

A chiudere il giornale, un articolo di spalla del massmediologo Simone Arcagni sul Rome Videogame Lab in corso nella capitale.

Durante la giornata, sempre tanti nuovi spunti, a partire da un inedito di Campagna: fra cui i vostri soliti noti, cioè noi:

Nessun commento:

Posta un commento