giovedì 24 dicembre 2020

La carica del 101° “Domani” (e un nuovo “DopoDomani”)

E giusto per festeggiare i primi 100 numeri del Domani cartaceo, ecco letteralmente provvidenziali i due tradizionali giorni di pausa natalizia dei quotidiani (ma i siti web saranno sempre aggiornati, perché siamo nel terzo millennio) per cui già facciamo i nostri migliori auguri – quest’anno molto meno tradizionali ma ben più sentiti – di buon Natale e felice anno nuovo. 

Si parte con un altro editoriale in taglio alto di Ignazi sul ritorno dei partiti «dopo gli anni dell’anti casta» e un’apertura di Merlo sul «lockdown estremo del Natale in carcere», in una «zona rossa permanente» che non fa certo onore a un Paese civilizzato come dovrebbe essere l’Italia repubblicana (sulle precdenti non ci esprimiamo). Foto finalmente d’impatt,o oltre che molto appropriata (ma quello lo è sempre).

All’interno La Giornata in 7 brevine e il punto di De Luca sul virus aprono i Fatti, seguiti dall’esordio di Claudio Rizzello da Amburgo sulla bizzarra (per non dire inquietante) figura del «teologo tedesco no mask in missione per conto di Dio», accanto al riassunto di Carra su «Gli errori della politica nella gestione del Covid», quello di De Monte & Tizian sul processo Open Arms i cui «verbali inchiodano Salvini» e il quadro di Fierro sul «Natale alla Whirpool. In presidio per evitare lo smantellamento». Poi Bolognini sullo smart working senza privacy degli statali, il diretòr sulle nuove intercettazioni degli uomini di Autostrade, Da Rold sulla Grecia in bancarotta ma dove «per le spese militari i soldi non mancano» e Di Giuseppe sulle grazie di Trump ai suoi consiglieri: segue una doppia pagina di Deaglio sull’eroe Gaetano Murana, «il nostro Giobbe palermitano» appena celebrato dal giornalista “uomo del decennio” nel suo libro Patria 2010-2020, con bella illustrazione colorata di Costantini (e trafiletto sul falso racconto del “falso pentito” Scarantino) a chiudere la sezione:

6 lettere (senza risposte) aprono le Analisi accanto a un editoriale “celebrativo” del diretòr per «Il nostro primo Natale e i primi cento giorni» (che in pratica cita il nostro titolo del post di ieri: «questo è soltanto l’inizio») e annuncia un nuovo DopoDomani per stasera «per darvi un po’ di serenità in queste feste in lockdown (ci trovate alcune delle cose migliori che abbiamo pubblicato nelle pagine culturali)», ma soprattutto «presto vedrete i nostri longform, i primi podcast e tanto altro». Chiude la sezione Seghezzi con grafiche di Teoldi sul «vero dramma del lavoro» futuro che sarà il vuoto generazionale e per il dibattito su Roma un contributo dell’eurodeputato Massimiliano Smeriglio (che è del PD ma non viene specificato: anche qui un dettaglio su Domani omesso e inserito un po’ a caso, ma che forse starebbe meglio uniformato).

Le Idee si aprono con un racconto di Natale del 46enne scrittore pisano Luca Ricci,

proseguono con una quasi doppia pagina di un bellissimo «viaggio nell’oltretomba» di Moresco illustrato ancora da Campagna (con trafiletto di redazione per le ultime sulla morte del Pibe de Oro), che sui social continua a esternare il proprio spirito... natalizio

e si chiudono con la recensione del disco solista Forever di Francesco Bianconi dei Baustelle da parte del 35enne scrittore molisano Andrea Gentile. 

Lungo la giornata, altri spunti di riflessione dal web:

compresi i nostri, altri materiali digital first,

fra cui anche l’esordio su Instagram della rubrica “Lettere dalla Community” («Dalla carta ai social»), nuovi riconoscimenti internazionali,

e una sorpresa natalizia in omaggio a tutti più un ritratto inedito di Costantini, non di un collaboratore ma di un intervistato:

e – proclamata sul sito la prima pagina più apprezzata dai lettori, anzi il podio (ma non viene detto in quanti han votato, che per un «sondaggio» non è proprio scientifico...) – in serata arriva come promesso il petit cadeau digitale, che si avvia a diventare una piacevole tradizione vista la scritta «bimestrale»:

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