domenica 27 dicembre 2020

Per un vaccino contro disuguaglianza e disinformazione

Dopo la pausa natalizia, il Domani cartaceo riprende l’uscita in edicola con inevitabile editoriale del diretòr, in taglio alto, sull’arrivo del vaccino (che va ricordato «non cancella il pericolo») e un’apertura di Tizian su «cosa succede davvero in Libia» da quanto emerso in un processo a Palermo, con foto evocativa (al solito, non granché d’impatto) di un migrante bengalese sulla nave Open Arms. 

All’interno dopo diverse settimane i Fatti partono con due articoli, uno addirittura di Erler (iniziale SMM di Domani, che da qualche tempo coordina con Tizian e Carmelo Leo il gruppo di esterni che segue ora i social) sul V-Day europeo (quasi a chiudere il cerchio con i soltanto omonimi V-Day di protesta grillini) e uno del vicedirettò Fittipaldi sui virologi in tv, poi un’anteprima di Peter J. Hotez dal dossier Il mondo che verrà: 10 domande per il 2021 sul sito dell’Ispi da domani. Poi ecco le 7 news de La Settimana (ma la testatina è saltata e si legge “Fatti”) e il Personaggio della Settimana che è Boris Johnson, tratteggiato da Pirozzi e illustrato da Campagna. A seguire bella intervista “vera” (con le domande in neretto) di Cotugno all’attivista Salina Abraham, più un trafiletto di Redazione sul prossimo summit milanese per il clima, la seconda puntata dell’inchiesta in crowdfunding di De Lucia dal processo sull’Ilva e il punto di Bertolini a chiudere la sezione sulla sostenibilità tra gli obiettivi Onu nelle imprese italiane (spoiler: sono solo all’inizio). 

Un colloquio notevole di Costanza Spocci con il giornalista turco Can Dundar condannato in contumacia a 27 anni di carcere (con anche un breve filmato sul sito) apre le Analisi, seguito da un pezzo di Russo annunciato qualche giorno fa su Twitter sul pericoloso miraggio della “stadium economy”, 5 lettere senza risposte (ma compreso il Renzi grafomane) e una nuova analisi puntuale di Azzollini sui blocchi ai voli italiani di rientro da Londra. Quindi il ritorno degli economisti Franzini & Raitano su «Come correggere la disuguagliaza prima che sia troppo tardi» per chiudere con l’unico oroscopo che sopportiamo: quello di Seminerio sui mercati nel 2021 in base a quanto possiamo prevedere oggi

Le Idee si aprono con una chiacchierata telefonica («Su Zoom no, guardi. Sono una frana con la tecnologia») con il filosofo parigino Alain Finkielkraut a partire dal suo nuovo libro In prima persona. Una memoria controcorrente da parte di RAV alias Ventura. Poi due artisti come Nicola Verlato e Walter Bortolossi raccontano «Il nuovo corso “politico” dell’arte americana» e «Come la critica d’arte contemporanea ha perso la bussola», finché Bazzi chiude con due pagine su «La rivoluzione di Moana Pozzi sospesa fra osceno e sublime» (e due trafiletti d’approfondimento sull’agenzia Diva futura già raccontata dal misterioso Bati nel ciclo “Zona franca” lo scorso 7 novembre). 

In giornata, dopo un curioso albero di Natale con notizie di Domani inviato l’altro ieri da 4 lettori, altre usuali segnalazioni dal web,

con teaser finale:

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