martedì 22 dicembre 2020

Sinfonie per piano da Recovery e vaccini

Torna in taglio alto un editoriale di Urbinati, sulle «ragioni indicibili» (in realtà ben riassunte nel titolo) «dietro la voglia di crisi di governo», e un’apertura a tre firmata De Luca, Di Giuseppe e Faggionato sul vaccino Pfizer approvato anche in Europa, con foto in primissimo piano dell’oggetto dei desideri messo a punto dalla multinazionale newyorchese. Cambio manchette, da Skira (di cui l’Editoriale Domani detiene il 15%) al ritorno di Emergency.

7 news per La Giornata e il punto sulla variante britannica del virus raccolto da Carra, Vineis e l’esordiente Elio Riboli aprono la sezione Fatti, con Trocchia sul nuovo tentato condono di Bonaccini (ripreso in un’altra foto già usata in prima il 6 novembre e che ha poi fatto un passo indietro) e la sodale Di Benedetto sui supposti monopoli degli «elicotteri salva vita» nel Lazio, Preziosi sul governo e Panarelli sul peschereccio in Libia, una doppia Merlo sull’ipotesi del voto in primavera e (in un trafiletto firmato Giu.Me.) lo scontro tra toghe all’Anm, Martini sull’Anas e Faggionato su Mps, Pignatelli su Taranto «banco di prova del Recovery» per chiudere con il «patto per il lavoro» che Federico Butera, Patrizio Bianchi, Giorgio De Michelis e Paolo Perulli propongono da mesi per la ripresa. La pagina di promozione con il Babbo Natale di Costantini “chiude” di nuovo la sezione. 

Le Analisi partono a destra con la “Guantanamo europea” che rischia di cresce una nuova generazione di jihadisti raccontata dal 31enne Prada Bianchi (due settimane fa a Raqqa), poi 6 lettere (senza risposte) e una brillante rilettura da Serughetti di «Dickens con la mascherina» sui tre fantasmi del Natale che «perseguiteranno chi dimentica il passato», Alfredo Roma sulla ripresa economica luce in fondo al tunnel («Ma non resterà accesa per tutti») e il ritorno della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (a una riga). A chiudere la sezione, l’esordio di Andrea Daniele Signorelli sul suo cavallo di battaglia dei bitcoin. 

Altro esordio nelle Idee: quello di Chiara Francini sul linguaggio («Narrare significa vivere»)

poi il ritorno di Scarpa su Emilio Isgrò e le sue cancellature, rese al meglio in quest’anno funesto dall’ottimo (qui al meglio della sua forma) Campagna,

 e per finire quello di Odifreddi il quale è ben felice di andare a briglia sciolta sulle «superstizioni e retaggi di una tradizione pagana che ancora non ci lasciamo alle spalle». 

Lungo la giornata, oltre a una breve striscia in 8 vignette nei social di Campagna («Si avvicina Capodanno, si avvicinano (già sono partiti, sporadici ma fortissimi) gli odiosi botti che ci tritureranno le palle per giornate intere. Probabilmente una delle cose che mal sopporto di più al mondo»), come sempre altri spunti dal web,

come sempre, compresi i nostri: e il “digital first”:

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