venerdì 29 gennaio 2021

#ArabiaViva, come al solito si ride per non piangere

Nuovo editoriale in taglio alto di Ignazi sull’incredibile silenzio – oggi finalmente rotto da più parti – riguardo a Renzi pagato dai sauditi (già ieri sera trend topic su Twitter), sopra a una nuova apertura di Preziosi (protagonista ieri di un “siparietto” in conferenza stampa dopo le consultazioni con il SVP, con gustoso breve seguito social) sul governo con un titolo che purtroppo dice tutto, naturalmente accompagnato da una nuova foto dell’ex sindaco di Firenze tornato dall’Arabia Saudita... E intanto Muccioli, là in alto al posto della manchette, ricorda il supplemento a rischiesta DopoDomani.

All’interno La Giornata in 7 brevine e il punto di Faggionato sulla prosecuzione della crisi aprono i Fatti, che nelle pagine seguenti comprendono un utile elenco assemblato da Di Giuseppe sui 10 “responsabili” del neo «gruppo contiano» al Senato (con i nomi in rosso tranne uno accidentalmente rimasto in nero, e il ritorno di una foto riciclata: una delle rarissime senza persone già in prima pagina lo scorso 16 gennaio), Merlo sul Bonafede silente, Pasquino sul perché Mattarella è preoccupato, Trocchia su Moratti che «oscura Fontana e si prepara alla successione», il sempre brillante Fabio Vassallo su «un Paese a forma di Festival» (in quello che è forse il miglior commento su Sanremo apparso sulla stampa), De Monte & Tizian sulla lettera di sostegno di Orbán a Conte nel processo a Salvini (con un ulteriore articolo sulla testimonianza di Conte siglato «G. D. M.»),

De Luca sui vaccini nel mondo per chiudere con l’esperta Sabelli sui costi del «Non vaccinare tutto il mondo». La sezione Analisi inizia con 5 lettere (senza risposte) e il commento di Bragantini sulla «rischiosa guerra della generazione Z alla grande finanza» emersa nel caso GameStop, a cui segue Azzollini che dimostra come il governo ha in realtà sempre lavorato «col favore delle tenebre» (per usare i suoi stessi termini) sopra alla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (senza D eufonica!) e De Benedetti sulla seconda ondata... di proteste polacche pro aborto, ancora sopra un’altra riga della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (ovviamente ancora senza D eufonica: giusto per rifarsi delle precedenti due righe con...), il duo Franzini & Raitano su quel che chiamano «neoliberismo» che in realtà è «capitalismo clientelare» e ancora Faggionato sul Recovery plan che cita la parola “concorrenza” solo 3 volte in 179 pagine, concludendosi con Giro sul federalismo etnico che alimenta le tensioni in Etiopia (e una splendida foto del giovane popolo etiope). 

Le Idee partono a destra con un gran pezzo di RAV alias Ventura (ben) illustrato da Campagna,

poi il medievista Claudio Giunta e la fotografa Giovanna Silva raccontano la storia della cittadina russa sul Volga ribattezzata Togliatti alla morte del leader italiano nel 1964 (con un trafiletto di Redazione che li presenta con il loro libro Togliatti. La fabbrica della Fiat) e infine dopo più di un mese il ritorno di Scipioni su «Pasolini, il PCI e quel corvo mangiato dal capitalismo» in Uccellacci e uccellini

Lungo la giornata, come sempre interessanti segnalazioni sul web:

compresa una nostra notazione: e quelle ufficiali:

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