martedì 26 gennaio 2021

«Italia sì, Italia no, Italia gnamme» (cit.)

Editoriale del diretòr su Davos (che spariglia rispetto al chiacchericcio convulso di questi giorni sulle piccinerie italiane) e apertura di Preziosi sul governo, con immancabile foto di un affranto Conte (per la cronaca, in prima pagina per la 30° volta su 131, cioè il 23% netto). Manchette ancora sostituita dal promo di DopoDomani, in edicola a richiesta.

La Giornata in 7 news e il punto di De Luca sul virus aprono i Fatti, seguiti dal «teatrino fra Lombardia e governo» scandagliato dall’inflessibile Azzollini e il (confuso, ça va sans dire) dibattito sulla legge elettorale ripreso da Pasquino, poi Merlo su Forza Italia e Riformato sulla «resistenza del parlamento all’abuso dei decreti-mostro», Odifreddi sulle «maggioranze squalificate dal sistema politico italiano» e di nuovo il duo Fittipaldi & Tizian sul “sistema Varese” sotto inchiesta (con due trafiletti, sul processo e la risposta dell’azienda sotto accusa DiaSorin), il primo articolo della serie Mafie di Bolzoni - con il curioso refuso “maldezione” anziché “maledizione” nel sommario - illustrato da Campagna (e con blog apposito sul sito di Domani, che prosegue dopo i primi 4 anni sul sito de la Repubblica: ma il diretòr ha parlato anche di una newsletter, come quelle di Merlo e Di Giuseppe): «Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra». Chiude Faggionato su Xi Jinping a Davos e il ritorno della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (su due righe, e di nuovo con il ritorno della D eufonica!). 

3 lettere (senza risposte) e il commento di Serughetti sulla memoria come «l’antidoto all’indifferenza che uccide le nostre democrazie» (alla vigilia del Giorno della Memoria) avviano le Analisi, con Antonella Romeo che presenta il suo libro La ragazza con la fisarmonica sulla 96enne Esther Loewy Béjarano sopravvissuta ad Auschwitz e il ritorno di Pif con il suo stile apparentemente semplice ma profondo, su un altro tema scottante: «Tutto quello che continua a stupirmi dell’omicidio di Giulio Regeni»: due pagine davvero da leggere con calma. Quindi l’esordio dell’economista Massimo Amato sul «Perché all’Europa serve una agenzia del debito pubblico», per chiudere con Chantal Meloni (professoressa di diritto penale internazionale esperta sulle tematiche dell’uso di droni e della “war on terror”) e la collega giurista Laura Duarte Reyes sull’occasione storica del tribunale di Roma di accertare le responsabilità italiane per i morti in Yemen nel 2016

Due articoli per la sezione Idee: uno del sociologo Marco Marzano sul tema del suo libro La casta dei casti (e suo cavallo di battaglia da far invidia a Odifreddi) per cui «l’ipocrisia nasce nei seminari» e l’altro di Carelli sulla serie Lupin record di Netflix illustrata da Campagna.

Lungo la giornata, oltre alla rubrica “Lettere dalla Community” su Instagram, come sempre non mancano gli spunti:

compresi i nostri: e sempre con articoli digital first, anche i più incredibili:

In serata il diretòr torna a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale):

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