lunedì 25 gennaio 2021

Bisogna aver fiducia, per la crisi e il vaccino (e pure altro)

130° prima pagina di Domani con una grande fotonotizia d’impatto (stavolta sul presidente lombardo Fontana) e un editoriale (stavolta di spalla) su altro argomento: dopo l’apprezzato esperimento di giovedì scorso (seguìto all’intera fotonotizia sulla scuola del 10 gennaio) torna appropriatamente “prezzemolino” Valerio, sull’origine «molto politica» dei nostri numeri quotidiani. Nonostante il soggetto, una delle migliori prime pagine di sempre, dichiarata la migliore del giorno nella “nonrassegna” del celebre @NonLeggerlo. La manchette autopubblicitaria sul DopoDomani cartaceo in edicola prosegue (giustamente), aumentando la nostra (personalissima, va detto) idea che avendo ospitato enti come il FAI, UNHCR e la “parente” Skira sia poco più di un cambio pubblicità legittimamente scelto direttamente da Domani (che almeno per ora preferisce non avere un’agenzia che cura la raccolta pubblicitaria). 

All’interno l’articolo sul tesoro di Fontana di due pagine (con un trafiletto sul documento più scottante) si rivela firmato dal vicedirettò Fittipaldi con Tizian e un’altra bella illustrazione di Vinci, poi seguono (sotto la testatina Fatti anziché La Settimana come avviene ogni lunedì...) le 6 infografiche di Teoldi accanto alla rubrica “Il filo di Piero” di Ignazi illustrata da Campagna su come il PD può reggere alla crisi, seguita dal punto sul governo di Preziosi e il commento sulla «Squadra Catturandi» del «giovane e promettente» (diretòr dixit) e quasi 94enne Formica. Quindi gran pezzo di Faieta sulla class action milionaria di Altroconsumo contro Apple (con un trafiletto di Redazione sui ritardi del vaccino) e il ritorno delle inchieste “partecipate” con la terza puntata di De Lucia dal processo sull’Ilva (e il trafiletto di Redazione sul finanziamento dei lettori), chiudendo con la colonna del lunedì di Meletti sui giovani che pagano la crisi. 5 lettere e l’interessante commento dello storico Daniele Susini sul Giorno della memoria aprono le Analisi, che poi comprendono la sempre accattivante Morini sul non mitizzare Navalny e Di Giuseppe con “La Deutsche Vita” sui tedeschi che nell’emergenza si affidano alla pasta, Grieco sulla «spinta dei gesuiti a riformare il cattolicesimo americano» (che poi sarebbe USA, e mai come in questo caso la specifica è importante) dopo Trump e il ritorno di Cardoletti dell’UNHCR sulla campagna “Fantastica Routine” da ieri fino a San Valentino per garantire un mese di scuola a un bambino rifugiato nel Sahel. Chiude come sempre La Settimana della Scienza curata da Bignami, senza l’illustrazione di Campagna perché già impegnato e pure nelle pagine seguenti.

Proprio come ieri, la sezione Idee è infatti occupata da un unico articolo (con trafiletto sull’autore) illustrato da Campagna, in cui l’inviato specialissimo Moresco nella Città dei Morti si collega con il professor Occultis dalla Città dei Vivi, nientemeno che per parlare con Hitler:

Lungo la giornata, nuovi spunti dal web: compresi i nostri: più un’altra intervista al diretòr, da cui scopriamo che (ma l’avevamo capito) che ormai il giornale non chiude più alle 19 ma intorno alle 20.30 e soprattutto che Bolzoni sta preparando una sua newsletter sui processi di mafia. Alle 18.30 proprio Bolzoni partecipa alla diretta Facebook dell’associazione Cosa Vostra con cui collabora, per ricordare Mario e Giuseppe Francese come il pezzo d’esordio già su Domani del suo “nuovo” blog Mafie (dopo 4 anni per la Repubblica) e parlare di giornalismo insieme all’inviato Nello Scavo di Avvenire.

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