venerdì 8 gennaio 2021

Leggere il 113° “Domani”, quasi meglio che chiamare il 113

113° Domani cartaceo con nuova apertura a tutta pagina, firmata dal caporedatòr Ferraresi (che ha vissuto dieci anni a New York) sui «barbari di Trump» e la «vera natura dell’America» e un editoriale del suo vice Imberti su «L’immobilista Conte nella turbolenza americana». Foto molto bella e significativa, ma ancora una volta tutt’altro che d’impatto: visto il font dei titoli (che tende a farsi evanescente già a un metro di distanza) e la scelta di un’unica immagine, continuiamo (sommessamente) a chiederci perché non scegliere fotonotizie più di rilievo e meno di commento... ammesso che il nostro non sia eccesso di zelo per un dettaglio di poco conto. 

All’interno i Fatti partono inevitabilmente con altre due pagine sugli eventi di Washington (un gran pezzo di Deaglio sull’«Anatomia del colpo di stato che ha rifondato l’America», con un trafiletto di Giro sul partito repubblicano e un amaro divertissement di Fabio Vassallo su Arcuri che «ha commissariato il deep state americano»), per proseguire con le 7 brevine de La Giornata e l’abituale punto di De Luca sul virus, accanto a quello di Preziosi su Conte e i «trumpisti d’Italy» con una sua ulteriore colonna (siglata «Da. Prez.») sulla crisi infinita e il rilancio di Renzi sui servizi segreti, peraltro con metà pagina di pubblicità legale del Garante contro Poste Italiane sulla mancata consegna di raccomandate (almeno qui il governo non c’entra... forse). Alla vigilia della ripresa del processo a Salvini, De Monte e Tizian riepilogano la questione Open Arms e ancora Tizian con Faggionato tornano sull’inchiesta Ubi-Saras mentre Letizia Moratti sostituisce Gallera da assessore lombardo alla sanità (con un altro trafiletto tragicomico di Vassallo, sulle polemiche on line per Grease e la pasta Abissine). Chiude un’intervista “vera” (con le domande in neretto) di Fierro al sindaco di Napoli de Magistris che vuole candidarsi alle elezioni regionali in Calabria, dov’è ancora ben noto per la sua attività di magistrato anticorruzione. 

Le Analisi partono su pagina destra con un altro bell’articolo di Cotugno (e una bellissima foto di un bosco innevato, peraltro) sulla lotta ai cambiamenti climatici

accanto all’esordio di Stefano Balassone, già vice di Guglielmi nella sua storica direzione di Rai 3 ed ex consigliere Rai, che ragiona in poche righe di come modernizzare finalmente la prima azienda culturale del Paese fuori dalle logiche partitiche (da sempre una mission: impossible, ma le voci di cambiamento sono tornate a farsi sentire: noi ancora rabbrividiamo al pensiero del precedente di Antonio Campo dall’Orto e Carlo Verdelli, eppure continuiamo a sperare...). Si prosegue con 5 lettere (senza risposte) e un commento di Cuperlo su come «ogni Paese ha i barbari che si merita» illustrato da Costantini (stavolta convincente, anche se a colori e riprendendo le foto surreali nel Campidoglio), il rilievo del duo Almagisti & Graziano sul conflitto che «rafforza la democrazia mentre il tumulto la distrugge» e Annicchino sulle ipotesi concrete per rimuovere Trump («Cacciata, impeachment o niente»). Chiude Bolzoni con un altro articolo di quelli che “da soli valgono il prezzo del giornale” su «cose di mafia e il giornalismo conformista» nel mese nero per l’informazione siciliana (con 3 giornalisti su 8 uccisi nell’isola da Cosa nostra in gennaio).

Le Idee constano di due articoli, uno di Pilotti sugli oroscopi (sempre brillante nonostante l’argomento) e uno di Coppola sul dissociarsi dal proprio corpo in epoca di lockdown (con due trafiletti su Samuel Beckett e i malanni da reclusione). Da segnalare alla fine, dopo la manciata di (ottimi) articoli su San Patrignano in pochi giorni, direttamente la pagina pubblicitaria della docufiction SanPa di Netflix.

Lungo la giornata, oltre al solito Campagna su Instagram e la nuova rubrica “Ieri” sugli anniversari nell’account ufficiale di Domani, come sempre nuove segnalazioni dal web:

A metà pomeriggio il diretòr partecipa a Sky Economia su SkyTG24 con Borghi e Marattin


e poi alle ore 18 nello Spazio Transnazionale di Radio Radicale sugli USA (qui l’integrale)

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