domenica 3 gennaio 2021

Preghierine tra greenwashing e piccole grandi crisi

Apertura a tutte colonne per la prima volta dall’11 dicembre, con il diretòr che di nuovo picchia duro sull’Eni nel «grande assalto al Recovery plan» (con foto non proprio d’impatto da una recente protesta a Roma sul “greenwashing” dell’azienda), e grande editoriale di «Preghiera del tutto umana per l’anno nuovo» di Bazzi. Da notare, dopo aver proseguito ieri il conteggio progressivo delle uscite del cartaceo, la ripresa oggi del più tradizionale computo che riparte da 1 ogni anno (ma noi continueremo con il progressivo, che è più divertente e rende meglio conto del lavoro passato). 

All’interno le 7 brevine de La Settimana affiancano il punto sul governo di Preziosi con un doppio ritratto di Campagna come per il Personaggio della Settimana (che non è nominato, ma è come se lo fosse: e sono due, assimilate alle gemelline di Shining) nell’iniziare i Fatti, che proseguono con De Luca sul vaccino in Europa e Salvatore Vassallo sulle elezioni che converrebbero a tutti, il ritorno di Quattrocchi (a quasi un mese dall’esordio) sulla «strada complicata per creare (e produrre) un vaccino italiano» e di nuovo De Luca con il punto sul virus, poi “si volta decisamente pagina” (per citare un abusato modo di dire giornalistico) con Faieta sul nuovo stadio di San Siro a Milano e con Deaglio che chiude la sezione su «Vincenzo Muccioli e l’enigma irrisolto dell’Italia dell’eroina» che a partire dalla miniserie italiana di Netflix traccia l’ennesima piccola grande storia del Paese:

5 lettere (senza risposte, ma con il Renzi grafomane) e gli esclusivi «buoni propositi per il 2021» di Iacona di ritorno dalla Calabria aprono le Analisi, che poi vedono un altro gran pezzo di Giro su «Qualche buona idea per la politica italiana» per affrontare il nuovo anno e Di Giuseppe sulla Scozia «in direzione ostinata e contraria» (citazione ad hoc per i fan di De Andrè), uno di Saraceno su un (eventuale) pericolo inflazione nell’Europa dopo la pandemia e un’intervista “vera” (con le domande in neretto) di Gabriele Cruciata, fresco vincitore del Premio Morrione, dall’Aja al giornalista libanese Joe Maalouf sopravvissuto a un attentato per le sue inchieste. Chiude il ritorno di Termini sulla «nuova vocazione industriale dell’Italia in direzione verde» (speriamo bene!).

La sezione Idee parte con il ritorno di Carelli (apparso solo a ottobre e novembre) sul nuovo film Soul della Pixar con l’immagine vista ovunque rifatta tale e quale da Campagna (forse per evitare questioni di copyright), seguita da Paparoni sul “camaleonte” Francesco Clemente e un testo firmato Tagliaferri & Murgia dal podcast Morgana illustrato da Costantini, sulla divina Beyoncé (con due trafiletti e peraltro un refuso nella seconda riga del sommario):

Nella giornata, oltre a nuove “Lettere dalla Comunity” su Instagram, consueti spunti dal web: compresi i nostri

Nessun commento:

Posta un commento