giovedì 25 febbraio 2021

Fedeltà, competenza e tutto quanto ci sta intorno

Ritorna un editoriale di Ignazi, sul protagonismo delle regioni «una minaccia per la salute» (ed è purtroppo difficile dargli torto) e Merlo sulla spartizione dei sottosegretari, dove in pieno costume italiano «conta la fedeltà, non la competenza», con foto di Draghi perplesso in parlamento... Qualcuno dice che i titoli di Domani continuano a essere troppo didascalici, ma forse non è un difetto (oltre che un modo di distinguersi). Manchette sostituita dal promo del podcast “Coffe for two” con disegno (parziale e in piccolo) di Costantini e codice QR per ascoltarlo, segno del ritorno di un inserzionista in ultima pagina (Intesa SanPaolo, per la cronaca). 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e il punto sul virus di De Luca danno il via ai Fatti, con ancora Merlo sulla guerra di toghe in Emilia e Faggionato sulla scomparsa di Catricalà (anche se di suicidio si parla soltanto come ipotesi nella dida, forma estrema di rispetto purtroppo inusuale per i giornali italiani), poi di nuovo Attanasio su «L’inferno infinito del Congo dove la morte è la normalità» e una colonna di Mario Giro sul Paese ancora un volta fatale all’Italia (come per nostri 13 aviatori nel 1961) e ancora Faggionato sulla spinta delle imprese a Salvini per abbandonare il sovranismo, accanto a Cuperlo sul paziente Prodi che in tv ha dovuto richiamare un programma tv per ricordare pazientemente che il raddoppio dei prezzi con l’introduzione dell’euro nacque dopo il cambio di maggioranza nel 2001 con il decreto Tremonti che stabilì per il Lotto e altre scommesse l’incremento della giocata minima da mille lire a un euro... una vergogna indecente che da vent’anni la propaganda di destra addebita al professore bolognese anziché al senatore valtellinese, tra sprezzo della storia e malafede politica. Palladino torna quindi sulla Corte dei conti che contesta ad Agea 7 miliardi «mai spesi per salvare l’agricoltura italiana» e Trocchia sui coniugi di Trieste trattati come criminali perché aiutano i rifugiati. Chiudono Enzo Risso (per la prima volta non nella sua rubrica del lunedì “Il cannocchiale”) con il collega Andrea Segré dell’Ispos su «Un Recovery food per ridurre lo spreco alimentare».

4 lettere (senza risposte) e il commento di Salvatore Vassallo su come con il Mepa il settore pubblico «ha reinventato Amazon per complicarsi la vita» aprono le Analisi, con il caporedatòr Ferraresi sul senatore democratico più indipendente Joe Manchin, definito (con titolazione furbetta ma ineccepibile) «l’uomo più potente di Washington di cui non avete ancora sentito parlare» e il ritorno del“l’altro” Melloni cioè Nicola (anche se il vaticanista Alberto è tornato a la Repubblica) sulle sentenze su rider e Uber per cui «c’è un problema democratico». Seguono un altro estratto dal Longform sulla ’ndrangheta (completo sul sito) del”l’altro” Ciconte di Domani cioè Enzo (un giorno dedicheremo un post alle omonime redazionali, davvero da Guinness dei Primati) sulle tarantella di Teresa Merante e ancora Trocchia sullo scandalo della “terra dei fuochi” e il silenzio della politica (anche se pandemia e crisi di governo hanno fornito un buon alibi) sul rapporto dell’ISS di due settimane fa per il territorio tra Napoli e Caserta. Chiude la sezione l’instancabile Azzollini sul «Perché il CTS ha un problema» e «L’uso della scienza come alibi», con gran foto del coordinatore Miozzo che nello stringersi nel cappotto sembra contrarsi come colpito non solo metaforicamente. 

Le Idee iniziano con «un articolo un po’ psichedelico» di Zanni (parole sue) sulla genialità di alcuni pensatori e matematici che non sembra ancora riproducibile dagli algoritmi però poi chissà, poi è a Magrelli che tocca il ricordo del quasi 102enne Lawrence Ferlinghetti (dopo averne parlato ieri sera al TG3) e infine l’economista Paola Dubini esordisce guardando oltre la pandemia e dichiarando fin dal titolo che «Solo partendo dai lavoratori possiamo salvare la cultura». 

Lungo la giornata, oltre alla rubrica (un po’ ballerina, a dirla tutta) “Ieri” sui social, altri numerosi spunti dal web:

compresi i nostri poi tornano le dirette su Facebook, YouTube (non ancora caricato) e Twitter, stavolta alle 17 con il diretòr, Attanasio, il direttore Filippo Ivardi di Nigrizia e Diego Bianchi alias Zoro sulla situazione in Congo: con tanto di (non inutile) sondaggio estemporaneo e la più recente offerta di abbonamento a Domani

Nessun commento:

Posta un commento