venerdì 26 febbraio 2021

Vaccini e mascherine, per virus e transizioni

Editoriale di Carra sui vaccini in Italia e apertura di Trocchia sull’inchiesta per le mascherine che smentisce Arcuri, ritratto nell’osceno gesto di zittire chi pone una domanda (gesto insopportabile per dittatori e piccoli uomini, come noto). Ed è paradossale che alcune delle migliori prime pagine di Domani contengano proprio immagini (efficacissime nel loro essere odiose) del commissario straordinario all’emergenza sanitaria... Manchette ancora sostituita dal piccolo riquadro sul podcast “Coffer for two” con un seminascosto disegno di Costantini e codice QR. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Francesca De Benedetti sulla risposta europea ai vaccini «che ripete gli stessi errori» aprono i Fatti, con Preziosi su Zingaretti con le donne nel PD e Deaglio sul «mistero che riporta Bergonzoni alla cultura» (non a caso citato ovunque come la nomina più sconcertante dei “nuovi” sottosegretari), Ricciardi su «l’uomo dei decreti sicurezza» di Salvini tornato al Viminale, Di Giuseppe sull’escluso (e battagliero) Buffagni, Merlo sui sottosegretari alla giustizia e l’esordio di Anna Sanna su «l’inarrestabile Ascani» che trova un posto «in quota sé stessa» (che Domani scrive con l’accento nonostante il nostro orrore per la tolleranza della Crusca). Infine Tizian sul trasferimento del procuratore di Reggio Emilia e grande intervista “vera” (con le domande in neretto) di Cotugno all’economista gesuita Gaël Giraud (che ha la dieresi sulla E come a inizio articolo, non sulla A come nell’occhiello e nella dida...).

5 lettere (senza risposte) e il commento del diretòr sui servizi segreti e la cybersecurity aprono le Analisi, con un estratto dal nuovo libro del frequente contributor Pasquino (gratificato di un trafiletto biografico) sulla Libertà inutile, Fabio Ciconte sul PD che mestamente «ha rinunciato a gestire la transizione ecologica» e Faggionato sul rapporto sul mercato del lavoro («Donne, giovani e stranieri i sommersi del 2020»), Rocco in Rio alias Cotroneo sul salmone per sushi «diventato il pollo allevato in batteria del mare» (ennesima storia «da globalizzazione», come dice l’occhiello) per chiudere con il ritorno di Casola dell’Ispi sul nord Kivu come origine della violenza in Congo. Le Idee partono con un curioso approfondimento di Balassone sull’industria dei cartoon «migliore sinergia della televisione italiana» (con il clamoroso lapsus di chiamare “Gerolamo” Geronimo Stilton!) e, dopo la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni su due righe, una bella analisi di Tagliaferri sul romanzo Tre madri di Francesca Serafini e un’altra di Guglieri su Quando abbiamo smesso di capire il mondo di Benjamín Labatut.

In ultima pagina di nuovo la pagina sul podcast di Carofiglio padre e figlia, con il disegno completo di Costantini e il codice QR, che segnano quindi un altro Domani privo d’inserzioni pubblicitarie (o quasi, viste le 8 nella mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni). 

Lungo la giornata, oltre alle “Lettere dalla Community” su Instagram, altre segnalazioni interessanti

comprese le nostre e quelle ufficiali e il diretòr tornato nella War Room Books con Alessandro Barbano per presentare il suo nuovo libro Tornare cittadini

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