mercoledì 24 febbraio 2021

Lo sfruttamento su (diversi) campi

160° Domani cartaceo, con un altro sacrosanto editoriale di spalla, sulle concessioni balneari a firma Bragantini, con apertura di Faggionato sulla grande spartizione tra Tim e rete unica, con eloquente foto del presidente Cdp (che detiene metà di Open Fiber). Stabile la manchette del FAI, anche oggi unico presidio commerciale là in alto.

All’interno 7 news per La Giornata e Merlo sulla probabile “pax romana” in procura della capitale aprono i Fatti, con Notarianni sul lato oscuro delle missioni Onu in Congo e il ritorno dopo mesi del sociologo Veltri su pandemia, restrizioni e informazione: un tema sempre caldissimo e che non può smettere di essere monitorato. Poi è Preziosi ad aggiornarci sulla “scalata” al PD di Bonaccini e Pasquino (che anche lui come di recente il diretòr domani presenta il suo nuovo libro a Quante Storie su Rai 3) si chiede provocatoriamente se i 5 Stelle «servono ancora a qualcosa», mentre dal nuovo Longform sulla ’ndrangheta (ricchissimo sul sito) Tizian racconta la trattativa per gli ostaggi con lo stato, per finire con due pagine sul rapporto E(u)xplotation dell’associazione Terra!, con due nuovi articoli di Panariello sul caporalato e Ciconte, oltre a un trafiletto di Teoldi sui dati del quinto Rapporto dell’Osservatorio sulle migrazioni. 

5 lettere (la prima sull’articolo di ieri sul Congo, con risposta del diretòr) e il commento di Cotugno sul dissesto idrogeologico dopo la frana in mare del cimitero di Camogli avviano le Analisi, dove Pagano traccia un impietoso parallelo sull’innovazione con la Germania dove la Siemens da sola possiede oltre la metà dei brevetti italiani, Fiori torna a occuparsi del Myanmar dove «lo sguardo dell’Occidente deve restare inclusivo» e infine l’esordio dell’economista Gabriele Borg ragiona sulle competenze digitali unica ricetta per far ripartire il Paese.

Corposa sezione Idee, aperta da Susini su «Il mestiere dello storico e gli attentati della politica» (e un occhiello curioso: «Promuovere ignoranza»), poi Coppola non si lascia sfuggire l’occasione di dire la sua sull’addio dei Daft Punk («Gli strafighi del french touch” e dell’unza punza fighetto»), Mencarelli di proporre un altro dei suoi inebrianti “racconti in colonna” (stavolta sulla «Fame di realtà», stremati dai lockdown totali e parziali), il ritorno di Gaspari sugli uomini che scrivono di donne per il libro La disciplina di Penelope dell’onnipresente Carofiglio, per chiudere con un estratto esemplare dal nuovissimo libro La filosofia di Umberto Eco (pubblicato venerdì scorso nei 5 anni dalla scomparsa) e un commento della semiologa Anna Maria Lorusso. 

Ultima pagina ancora per il seguitissimo podcast di Carofiglio padre e figlia, con il disegno di Costantini e il codice QR.

Lungo la giornata altri spunti preziosi dal web: con il nostro modesto contributo: e l’atteso lancio della terza newsletter tematica “Mafie”, naturalmente curata da Bolzoni: e dopo aver visto i nomi dei sottosegretari, chiude Campagna.

salvo che il diretòr torna nell’anteprima di Porta a Porta su Rai 1 a proposito degli insulti a Meloni (qui la puntata integrale):

Nessun commento:

Posta un commento