martedì 9 febbraio 2021

Un freno alle cattivi abitudini italiane

Dopo la brillante prima pagina di ieri, il 145° Domani cartaceo si presenta più canonico, con un editoriale di spalla sinistra di Felice sulle visioni opposte dell’Italia in PD e Lega e apertura di Gonnelli sulla «prima scelta obbligata di Draghi: congelare i licenziamenti di massa», con foto eloquente di una delle più recenti manifestazioni sul blocco in scadenza a fine marzo: oggi la prima ci ricorda due snodi fra i tanti cruciali a cui (oltre naturalmente alla pandemia) il nuovo governo dovrà far fronte. 

All’interno, La Giornata in 7 news e il commento di Preziosi sul secondo giro di consultazioni con le prime scelte di Draghi aprono i Fatti, con Tizian sulla «fase due del piano di Renzi» (Bonaccini al posto di Zingaretti) e ancora Preziosi sulle Sardine «per Salvini: pronte a governare con l’ex nemico», Di Giuseppe sulla exit strategy di Conte (che a dicembre si diceva felice di tornare a insegnare, ma vabbè) accanto alla sempre brillante Cacciola alias Martina dell’Ombra su «Come resistere a una crisi di governo in 5 mosse», Faggionato sull(’etern)a questione delle tasse nella maggioranza e un trafiletto di Redazione sui dati dell’epidemia, quindi Fierro sul viaggio infinito dei migranti «da Istanbul a Brancaleone» e in chiusura di sezione un’altra intervista “vera” (con le domande in neretto) di Georg Diez realizzata in inglese da The New Institute di Amburgo alla filosofa Corine Pelluchon sulla nuova società post Covid

5 lettere e il commento di Seminerio su Draghi e lo sblocco alla concorrenza in Italia (da cui abbiamo tratto il titolo di questo post)

danno il via alle Analisi, con Giro sul successo dell’Onu che «è riuscito a portare al potere la società civile libica» e l’esordio su Domani dell’attivista Anna Falcone, sugli investimenti per il rilancio del Sud, poi Freyrie sulle relazioni e il credito di «SuperMario e Berlino», la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, per chiudere con un altro esordio, l’economista Ugo Pagano, sul capitalismo italiano. Il ritorno dello storico De Seta su «Quello che la politica deve fare per salvare l’Italia e il suo ambiente» e di Balassone sulla Rai che «pensi a produrre nuovi contenuti per non fallire» aprono le Idee, con il diretòr che racconta in prima persona il suo nuovo libro Tornare cittadini (chiuso all’indomani delle elezioni USA) che esce oggi per Einaudi «dopo la sconfitta del “popolo”». Quindi Roghi dopo la serie SanPa (su cui aveva scritto su Domani ed era stata ristampata nel quarto DopoDomani, il primo al debutto cartaceo, anche con un ulteriore articolo inedito) torna sulla tossicodipendenza per il documentario Lontano da casa, con un’illustrazione di Moretti, poi Santini sulla «tv buona maestra con il Collegio e la Caserma» su Rai 2 e un’inconsueta colonna (stretta) di Redazione finale per lanciare il prossimo DopoDomani di domenica 14 su San Valentino con articoli noti e inediti che come il precedente sarà anche in edicola: Lungo la giornata, nuovi spunti dal web: naturalmente noi compresi: In serata, il diretòr torna a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale):

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