mercoledì 24 marzo 2021

Anche per i vaccini è sempre questione di conti

Prima pagina inusuale ancor più di quelle del lunedì, senza editoriale ma soltanto con l’articolo d’apertura (circostanza verificatasi soltanto una volta, lo scorso 9 marzo) stavolta firmato da Meletti e infografica di Teoldi inevitabilmente sul caos vaccini, sul quale – dopo quasi un anno di tempo per organizzarlo – ogni giorni si rivelano crepe continue... Manchette ancora sostituita dal promo della newsletter Areale sull’ambiente. 

All’interno La Giornata in 7 news e il punto di De Luca sul virus danno il consueto via ai Fatti, con il dramma degli studenti nel Paese occidentale che più ha tenuto chiuse le scuole ben indagato da Coppola, un altro incredibile viaggio di Renzi a Dakar (con tanto di delegazione d’imprenditori ignota alla Camera di commercio locale) raccontato da Holgado e le mosse di Letta raccolte da Preziosi. Poi il ritorno dopo diversi mesi (e con l’unico precedente dell’esordio avvenuto addirittura lo scorso novembre) di Luca Teolato, sul curioso caso del ministro Brunetta che alla Pubblica Amministrazione «sceglie gli esperti di Zingaretti per decidere come usare i soldi del Recovery» (linkato perfino su Dagospia)

e Merlo su Mattarella al CSM che «chiede riforme e lancia la procura europea», Di Giuseppe sul M5s che «si ricorda degli amici e sistema chi non viene votato» (con un trafiletto sull’ennesima grana per la sindaca Raggi), per chiudere con Cocco sulla Cina (oggi definito «analista», anziché il «sinologo» di ieri) e De Benedetti sulle «disuguaglianze sociali nel Texas che riapre in fretta». 

4 lettere (senza risposte) e un primo bilancio di Felice sul governo Draghi («qualcosa sta cambiando») aprono le Analisi,

con Balassone su «Come salvare la Rai dalla prossima spartizione di poltrone tra i partiti» e Penati su Tim e rete unica («Giorgetti e Colao parlano un po’ troppo»), Bruni su Biden che per superare la crisi sa che «non basta stimolare l’economia», De Monticelli con un brillante dialogo tra «l’idealista, il cinico e il logico» sul «condono fiscale e l’Italia che non cambia», Ardeni sulla transizione ecologica («può essere solo radicale»), il ritorno di Marone (anche lui dopo lo scorso novembre, da quando sul profilo Twitter è sempre rimasto il sito del Fatto: forse è rimasto freelance, ma comunque non è bellissimo) sul Califfato finito ma i foreign fighter ancora nel limbo,

per chiudere con Enzo Ciconte sull’Italia spiegata al ministro Garavaglia che continua a berciare di “Prima il Nord”

Ancora due articoli in due pagine per le Idee, con un bel pezzo di Bazzi sulla letteratura «piena di queer solo che non li conosciamo» con una sempre smagliante illustrazione di Nardi e citato anche su Radio 3

e Piccinini sulla fiction Speravo de morì prima su Totti che «coccola i tifosi raccontando quel che sanno già». 

In ultima pagina ancora la bella pagina sulle newsletter, dando stavolta spazio ancora alla neonata Areale (che per nome e logo non ci piace come le altre, ma son gusti... e dettagli ininfluenti), in un nuovo numero di Domani del tutto privo di pagine pubblicitarie esterne: probabile che gli abbonamenti (pare sensibilmente aumentati dopo le polemiche per AstraZeneca) coprano i costi.

Lungo la giornata, altri spunti: compresi i nostri: In serata, Preziosi torna allo speciale Stasera Italia su Rete 4 (qui la puntata integrale) e poi a Porta a porta su Rai 1 (qui la puntata integrale):

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