giovedì 25 marzo 2021

Come si cambia, per non morire

Editoriale di Ignazi sulle prime scelte di Letta nel PD accanto all’apertura di De Benedetti sui silenzi europei nella strategia anti Covid con foto di von der Leyen insieme alla commissaria alla Salute che, come capita di rado nei numeri non di lunedì (meno di una decina di volte, quest’anno), inizia subito sotto la testata. Manchette ancora sostituita dal promo con codice QR della newsletter Areale sull’ambiente. 

All’interno i Fatti iniziano con La Giornata in 7 news e il reportage di Preziosi sull’incontro Letta-Conte, poi De Luca su cos’è cambiato davvero nel piano vaccinale, Faggionato sulle nuove e incredibili dichiarazioni del “Renzi d’Arabia”, Di Giuseppe sulle scuse di Merkel, Azzollini sulle inefficienze della Lombardia non solo colpa della società Aria e Trocchia sulla solitudine del commissario per la Sanità in Calabria, poi un nuovo articolo del medico giornalista Casadio su quanto è in effetti pericolosa la scuola (con un taglio di alcune parole che rende il sommarietto palesemente confuso, anche se comunque comprensibile) e l’aggiornamento del vicedirettò Fittipaldi sull’inchiesta vaticana «in parte fatta a pezzi» da un giudice inglese, per chiudere con Bolzoni sulla «caccia al tesoro» (occhiello perfetto) dei nomi «di chi ha chiesto aiuto al sistema Montante» con un trafiletto di Faieta (una rara volta firmato in calce e non sotto il titolo, presumibilmente per problemi di spazio) sul falso documentario sui narcos. 

4 lettere (senza risposte) e un commento di Filippo Barbera e Giovanni Carrosio del Forum Disuguaglianze e Diversità sul creare una rete di università

dà il via alla sezione Analisi, con Cotugno sui rischi del dopo pandemia segnalati dal World Energy Transition Outlook e Merlo sul blitz contro le riforme di prescrizione e intercettazioni, poi – dopo l’olandese Ian Buruma (all’esordio il 3 marzo) che aveva polemicamente lasciato la New York Review of Books nel 2018 e scritto una decina di articoli per la Repubblica – debutta il milanese Davide Lerner (figlio di Gad e nel 2010 tra i fondatori di TPI) sul dopo elezioni in Israele tra «Pil, molti vaccini e incoerenza», concludendo con il ritorno di Tricarico dell’associazione Re:Common sul «Perché l’Eni ha deciso di patteggiare nell’indagine per corruzione in Congo».

In calce breve apparizione della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

Due pagine per le Idee, con il «racconto di primavera» di Ricci «In amore siamo (quasi) tutti sempre Absolute Beginners»

accanto all’inevitabile parallelo tra Inferno dantesco e pandemia per l’odierno Dantedì, e infine un interessante ragionamento dello scrittore Andrea Donaera (nato a Maglie e cresciuto a Gallipoli) sullo storytelling della Puglia che in realtà nasconde il suo lato più torbido

In giornata, ulteriori segnalazioni dal web:

e in serata ben due dirette streaming

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