lunedì 1 marzo 2021

Cambiano commissari e inchieste, ma anche il virus

165° Domani cartaceo, aperto da un editoriale di Urbinati ancora (doverosamente) sul “Renzi d’Arabia” e una nuova fotonotizia del lunedì (come d’abitudine ormai da un mese) che vede il presidente laziale Lotito visibilmente sofferente... a corredo dell’inchiesta sui tamponi che può riscrivere la Serie A: torna il sottotitolo evidenziato (che una settimana fa non c’era) prima del sommario, stavolta in rosso come l’occhiello dell’editoriale, e non sta male (anche se qui a PPD siamo divisi tra chi apprezza e chi lo preferiva bianco). Manchette ancora sostituita dal promo del podcast di Carofiglio padre e figlia, oggi alla terza puntata.

All’interno le due pagine di Russo sul caso che scuote il calcio, con un trafiletto (non firmato) sul ruolo di Conte per rifondare i 5 Stelle aprono i Fatti, seguite da La Settimana in 6 infografiche di Teoldi e “Il filo di Piero” illustrato da Campagna dedicato da Ignazi a Salvini «minaccia per Francia e Germania», poi De Lucia che finanziato anche dai lettori segue come sempre il processo sull’Ilva e a chiudere la sezione due pagine di Matt Stoller sulle cause civili e oltre «per punire le truffe di Facebook» con un vistoso grafico di Teoldi e un trafiletto di Derek Wilding su quanto avvenuto in Australia estratto dall’articolo in inglese sul sito ProMarket dell’Università di Chicago curato dal diretòr prima di tornare in Italia a Domani

5 lettere (senza risposte) e il commento di Meletti sul rinvio delle bollette elettriche come «unico ansiolitico che fa effetto sui politici» danno il via alle Analisi, con il diretòr che aggiorna la questione di Renzi e i sauditi dopo la sua sfacciata autointervista (con la riproposta del disegno di Costantini dallo scoop del 27 gennaio ormai marchio di fabbrica dello scandalo), un nuovo articolo dell’economista PD Felice su «Come sarebbe stata l’Italia con meno comunisti e più socialisti» (in senso culturale più che politico, viste le degenerazioni finali)

e La Settimana della Scienza curata da Bignami illustrata da Campagna (con sempre meno notizie più lunghe anziché tante più corte, il che un po’ ci spiace), per chiudere con Giro su come «Sarà complicato trovare gli assassini di Attanasio nel pulviscolo di bande» in Congo

Un curioso articolo di Scego sulla liberazione femminile rispetto ai canoni “imposti” dalle convenzioni che passa anche dalla “grey revolution” di chi smette di tingersi i capelli apre la sezione Idee,

prima dell’esordio di Giovanni Scipioni con un bel riassunto delle «canzonette a Sanremo e tutto il mondo fuori» (un trafiletto presenta la 71° edizione che parte domani) e della chiusura di Balassone sul «Perché Mediaset batte la Rai sugli spettatori in digitale». 

Lungo la giornata, oltre a una sciocchezzuola di Campagna su Instagram, nuovi spunti interessanti:

compresi quelli ufficiali e i nostri umili contributi poi come sempre l’attualità incalza:

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