martedì 2 marzo 2021

Tra passato e presente, continuiamo a tener duro

Editoriale di Siti (che mancava in prima dal 22 gennaio) sulla «tregua armata con la natura ostile» e inevitabile apertura del diretòr sull’atteso finale del cambio di persone e strategia nella lotta alla pandemia con il licenziamento di Arcuri, significativamente fotografato mentre sembra togliersi la mascherina. Nuova manchette, con il ritorno di Skira (quindi quasi un parente, il 15% del quale è di proprietà dell’Editoriale Domani). 

All’interno consueta apertura dei Fatto con La Giornata in 7 news e il punto di De Luca sul virus, che torna a pagina 3 con un’intervista “vera” (con le domande in neretto) al medico di famiglia romano Luigi de Lucia, con una curiosità feticistica: per la prima volta in questi quasi 6 mesi di Domani cartaceo, la foto è sopra il titolo anziché viceversa (e dopo oltre 2600 pagine è a suo modo una notizia, bella per quanto ci riguarda). A seguire 2 pagine sugli alleati “giallorossi”, con Preziosi su Zingaretti e Di Giuseppe su Conte, Pasquino sui 5 Stelle e Salvatore Vassallo sul reale congresso del PD che «si fa a Bruxelles ed è sul M5s», per chiudere con Gonnelli sull’ormai prossimo neosegretario sindacale Luigi Sbarra con cui «torna il potere feudale della Cisl» e un’altra intervista “vera” (con le domande in neretto) al 45enne Gergely Karácsony, sindaco anti-Orbán di Budapest

5 lettere (senza risposte) e un bell’intervento dell’esordiente Pier Luigi Petrillo su Minniti e come regolare le “porte girevoli” tra politica e affari aprono la sezione Analisi,

con un interessante approfondimento di Tarchi sulla Lega (ce n’è una sola o due? Salvini è referente od ostaggio di Zaia e Giorgetti?) e il ritorno dopo quasi due mesi (era il 15 gennaio) di Farinelli da New York a proposito del riapparire in pubblico di Trump, poi Zanchini di Legambiente (e per non sbagliare stavolta la redazione non scrive nemmeno “vicepresidente”) spiega come l’ormai proverbiale transizione ecologica passa anche dal ministero della Cultura (spoiler dall’occhiello: «Le soprintendenze che bloccano le rinnovabili»)

e Grieco la delicatezza del viaggio del Papa nel cuore dell’Iraq dal 5 all’8 marzo. Dopo la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni si chiude con l’esordio di Giuseppe Giordano sul doping dei videogiocatori (categoria che si fa lentamente spazio sui quotidiani, nonostante una clamorosa professionalizzazione degli esport nel mondo e i numerosi campioni italiani: ma l’età da brontosauri nelle redazioni non ha davvero più giustificazioni...), poi una colonna di reedazione presenta il podcast di Carofiglio padre e figlia con la terza puntata sul “politically correct” uscita ieri

A 30 anni esatti dalla morte del poeta maledetto Serge Gainsbourg, l’autrice Jennifer Radulović della sua biografia Gainsbourg. Scandale! già caso editoriale lo racconta su Domani, seguita dalla sempre brillante Pilotti che ha ovviamente buon gioco a sparare sul programma tv Naked attraction, ma si chiude in bellezza con uno splendido articolo del fotografo e regista Timothy Greenfield-Sanders sul suo amico Lou Reed, che oggi compirebbe 79 anni (e grazie alla sua foto entra nel limitatissimo gruppo di autori unici di un articolo e foto corrispondente su Domani: per ora quattro, dopo Valerio Nicolosi il 9 gennaio, Martha Rosler il 12 gennaio e Jonathan Bazzi il 13 febbraio).

Lungo la giornata, nuovi spunti e curiosità: comprese le nostre e quelle ufficiali:

Alle ore 18 anche Mario Giro partecipa con un suo appassionato intervento (che vi consigliamo davvero di vedere) a una diretta “speciale Congo” sulla pagina Facebook dell’onlus Time for Africa annunciato sui social da Domani con la promozione di un abbonamento annuale scontato del 40%.

poi inizia il Festival di Sanremo...

e in tarda serata, il diretòr torna a diMartedì su la7 (qui la puntata integrale):

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