domenica 7 marzo 2021

L’arte italiana di farsi male da soli, nuove strategie

Editoriale di spalla di Bruni sulle crisi di PD e M5s e apertura del diretòr sul «governo ombra» dei consulenti McKinsey, con il neo ministro Franco in mascherina che diventa inevitabilmente metaforica. Manchette stabilmente in mano a Skira. 

All’interno di nuovo le 7 news che aprono i Fatti vanno come domenica scorsa sotto il nome La Giornata nonostante nei festivi fosse La Settimana (nuovo lapsus stavolta per l’ebbrezza sanremese o abbandono della denominazione per levarsi d’impaccio lasciandola soltanto al lunedì? Lo scopriremo probabilmente domenica prossima), accanto al riassunto di Preziosi sui folli sviluppi di Grillo e le Sardine dal PD, seguito a sua volta da Tizian sulla strategia di Bonaccini per «mettere le mani» sul partito (viziato da un piccolo errore, ma come ha giustamente fatto notare un tweet, ci vuol tutto l’autolesionismo del mondo per flirtare con chi governa la regione con la peggior gestione della pandemia anziché celebrare il proprio segretario che governa quella con la migliore...), quindi la rubrica domenicale di Risso “Il cannocchiale - La politica e la società raccontate attraverso i dati” sui vaccini che (visto l’andazzo) «non spazzano via il pessimismo sul futuro» e (dopo una rara pagina di pubblicità sulla destra, di Conad «vicini alle donne» sulla quasi totalità dei giornali di oggi) chiude Cotugno con un lungo pezzo su «un’ecologia anche a destra» per andare oltre la salvaguardia dello status quo, con un trafiletto su Wendell Berry, «Lo scrittore agrario che conserva e prega».

5 lettere (senza risposte) e il commento del sociologo Cristiano Gori sul Recovery plan che «si è dimenticato degli anziani più fragili» avviano le Analisi, che si chiudono subito con l’approfondimento di Fierro sul divieto di riprendere il maxiprocesso alla ’ndrangheta in corso a Lamezia Terme

Mai così lunga la sezione Idee, aperta da un’intervista “vera” (con le domande in neretto) dell’editor Cottafavi a Valerio Lundini, che pubblica un suo ovviamente surreale articolo più un trafiletto (sul suo libro Era meglio il libro) ovviamente intitolato «Il libro è comunque meglio anche di questo articolo». Poi torna Piccinini sul nuovo film Judas and the Black Messiah (negli USA su HBO Max) sull’assassinio a fine 1969 del presidente delle Pantere Nere di Chicago da parte nientemeno che dell’FBI, seguito da un nuovo pezzo del celebre critico e filosofo David Carrier sull’arte americana (che come al solito vuol dire statunitense, ma vabbè) che «ha un problema con gli artisti afroamericani»

e da Maderna su un memoriale a Leeds affidato a un anglo-nigeriano dopo l’abbattimento dei monumenti simbolo del colonialismo

per chiudere con Magrelli sui saggi dei poeti che «talvolta superano anche le loro poesie», illustrato da Nardi e con due brevi trafiletti: uno sull’autore («Traduzioni, poesie e una vita tra i libri») e uno su Wystan Hugh Auden («La più grande mente del Novecento»), primo esempio citato nell’articolo. 

In ultima pagina (e da Campagna su Instagram), la stessa del DopoDomani su Sanremo pubblicato ieri soltanto in digitale per gli abbonati:

Durante la giornata, oltre al ritorno della rubrica “La Settimana in foto” su Instagram, altre suggestioni dal web: per chiudere con un po’ di leggerezza:

In tarda serata, Trocchia torna da Giletti a Non è l’Arena su la7 (qui la puntata integrale):

Nessun commento:

Posta un commento