giovedì 8 aprile 2021

Riflettori e riflessioni, vaccini e approfondimenti

Raffinato (come sempre) editoriale del caporedatòr Ferraresi sulla “tecnica del riflettore” nella rappresentazione falsata del vaccino di AstraZeneca, accanto all’apertura di De Luca sulla nuova analisi dell’EMA e un titolo “da vero bullo” come spiritosamente twittato dall’autore. Oltre a una bella foto in controluce per distinguersi da tutte le altre del vaccino viste anche su Domani, da segnalare al posto della manchette ancora il promo sul giornale digitale già «dalla sera prima», che da ieri anche noi segnaliamo esplicitamente su Twitter

All’interno i Fatti tornano a iniziare con La Giornata in 7 news e poi il monitoraggio di Merlo sulla «prudenza e piccoli passi» della ministra Cartabia, vessato dal primo vistoso refuso in una didascalia, De Benedetti sui tradizionali raduni giapponesi in epoca Covid e Giro sullo «scandalo del divano» di von der Leyen da Erdogan (chiedendo comprensibilmente le dimissioni di Michel), quindi la seconda puntata dell’inchiesta sulle frontiere di Tizian & De Monte (con un trafiletto sul “duo francese” che comanda Frontex) e Gonnelli sui famigerati «navigator» di cui in pratica nessuno più parla (a parte Domani, appunto), per chiudere – dopo la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni – con Cotugno su «Quella dipendenza dal carbone che l’Europa non riesce a curare»

e Ramella sull’idea (ovviamente folle) di una nuova Salerno-Reggio Calabria in alta velocità con i soldi del Recovery

5 lettere (senza risposte) aprono le Analisi accanto a un commento di Emanuele Felice sulla «necessità di ridare un senso alle parole “liberale” e “riformista”», con tanto di occhiello morettiano «Chi parla male pensa male» e inevitabile foto di Berlusconi «che era forse liberista in economia (non sempre), ma che con il liberalismo politico non c’entrava nulla, anzi ne incarnava l’antitesi per i suoi conflitti di interessi». Proseguono Bragantini sulla sinistra che sola «può difendere i giovani dallo strapotere dei vecchi» e di nuovo l’ex presidente Rossini delle Acli sulla povertà, «un fatto che non riguarda solamente i poveri» (ed è curiosa quella vicinanza tra «soltanto» e «solamente» in due titoli affiancati), la nostra amata Morini sul Donbass «al centro del grande conflitto globale» e il ritorno del duo Massera & Merloni sul «Perché è sbagliato sospendere il Codice degli appalti», quindi l’esordio di Anna Dotti da Berlino (forse la vera identità del “sospetto” Josef Knecht di ieri) sulla capitale tedesca che «ha dato il controllo del web a un’associazione privata» (con trafiletto della newsletter Deutsche Vita),

un’inedita pagina interamente adibita a un’inserzionista di una pubblicità legale (per l’Ufficio Energia della Basilicata), che è un pugno in un occhio ma porta sempre denaro liquido,

chiudendo con un altro interessantissimo articolo di Mario Giro sul «misterioso jihadismo mozambicano». 

Ormai non più così rari 2 articoli su 2 pagine per la sezione finale Idee, con un altro esordio del critico Alberto Casadei sulla forza dello stile di Dante in risposta a quello (ovviamente sprezzante) di Odifreddi sul finale del Paradiso

e Di Fronzo sulle biografie recenti di Vladimir Nabokov, Orson Welles e Thomas Bernhard: Lungo la giornata, oltre a un post su Instagram altre segnalazioni interessanti: noi compresi e altri appuntamenti “ufficiali”:

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