domenica 25 aprile 2021

Salute, lavoro, redditi: buon 25 aprile

La prima pagina di Domani (fra l’altro mostrata per prima ieri sera all’inizio del programma È già domani di Rai News 24: nomen omen... mentre il nostro post diventava il secondo più visto di sempre!) parte da un vibrante editoriale di Notarianni sul naufragio al largo della Libia a ridosso delle celebrazioni di oggi 25 aprile e poi con l’apertura del diretòr su «l’ossessione dell’ecobonus» e le detrazioni edilizie nel Piano nazionale di ripresa e resilienza che fanno salire il debito e arricchiscono i più potenti, protagoniste della prima dichiarazione di merito di Conte (nella foto con mascherina griffata) da leader in pectore del M5s. In manchette torna il promo della newsletter “Areale” con semplice QR code. 

All’interno La Giornata in 7 news e un breve reportage di Cappon sul diario di Regeni (che nelle storie di Instagram scrive «il mio ultimo pezzo per Domani», ma non per sempre: per un attimo ci ha fatto paura) aprono i Fatti, seguiti da una pagina con il punto di De Luca e Teoldi sulla pandemia nel mondo («non ha mai corso più rapidamente»), poi Da Rold sulle conseguenze geopolitiche del riconoscimento di Biden del genocidio armeno, il ritorno dopo un mese di Moizo sul «patto fra politica e imprese per spartirsi ancora i porti», chiudendo con la tradizionale rubrica domenicale “Il cannocchiale - La politica e la società raccontate attraverso i dati” in cui Risso registra (attorniando la solita mezza di pubblicità verticale, comparsa da qualche tempo sui quotidiani) «Quant’è difficile mettersi d’accordo sul 25 aprile» accanto a Baffi che segnala “l’altro 25 aprile” della Giornata mondiale contro la malaria (una piaga da quasi 230 milioni di malati globali) con i progressi sul vaccino per fermarla. 

L’esordio dello storico Alberto Cavaglion (celebre dal 2005 per il brillante La Resistenza spiegata a mia figlia, aggiornato 10 anni dopo) sul «Perché ha ancora senso spiegare la Resistenza ai nostri figli» apre le Analisi,

con 3 lettere (di cui la prima è un Diritto di replica, con risposta del vicedirettò Fittipaldi per errore non in corsivo: ed è la prima volta) e un intervento degli economisti Vincenzo Atella, Edoardo Di Porto e Joanna Kopinska su un loro progetto di ricerca sulle cicatrici della Seconda guerra mondiale in salute, lavoro e redditi ai bambini nati tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile di due anni dopo. Seguono il ritorno di Christian Elia con un gran pezzo sul voto in Albania e due pagine di Alessio Terzi apparse in inglese tre settimane fa su Vox, il portale del CEPR (Center for Economic and Policy Research) sulle lezioni dimenticate dei “ruggenti anni Venti” del secolo scorso.

Chiudono la sezione Saraceno sull’arrivo dei Verdi al governo tedesco che può cambiare l’intera economia europea e il sempre ficcante 94enne Formica sul voto prima del semestre bianco («Tre mesi prima del diluvio» è l’occhiello, più significativo del titolo didascalico-esplicativo). 

L’annunciato articolo di Paparoni con il confronto di 10 esperti sullo «strano caso della criptoarte» e gli NFT «avanguardia o bolla speculativa» dà il via alle Idee, seguito da il «tempo sospeso delle attese» sul romanzo Per tutto il resto dei miei sbagli d’esordio di Camilla Boniardi alias Camilhawke raccontato da Tagliaferri (prima della diretta Instagram di domani sera, peraltro con lo svarione di chiamare «balzachiana» la Nanà di Emile Zola) e illustrata da Petruška,

che da brava influencer ha fatto delle Stories, visto anche il coupon di Domani

per chiudere con Siti illustrato da Nardi (cioè il best of the best) sulla «dittatura del politicamente trendy» e un «Manifesto contro le battaglie della letteratura impegnata».

In ultima pagina, una più accattivante promozione del giornale «disponibile sull’app e sul sito già dalla sera»: 

Durante il giorno, nuovi spunti dal web:

comprese le nostre segnalazioni:

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