venerdì 2 aprile 2021

Spie, conti esteri e strane convergenze

Roboante apertura di Merlo sul «nuovo fronte del caso Palamara» a Milano con gran foto del procuratore capo Greco in audizione al CSM ed editoriale di Ignazi in taglio basso sulle destre italiane «veri amici della Russia». Conferma per la manchette di Emergency (come dell’emergenza sanitaria senza la maiuscola, che non accenna ad allentare la presa). 

All’interno i Fatti iniziano con le 7 news per La Giornata e il reportage di Francesca De Benedetti sull’incontro di Salvini a Budapest con il premier polacco e quello ungherese, seguiti da quello di Tizian sulla carriera del presidente lombardo Fontana «tra i misteri dei conti svizzeri» e quello esclusivo di Palladino su «Due fan di Salvini e Meloni dietro l’inchiesta sulle ong», quindi l’implacabile Azzollini su «Come funziona l’obbligo di vaccinazione per i sanitari» e il ritorno dopo (oltre un mese) di Da Rold sul paradosso europeo della sottovalutata “variante Ibiza”, più l’esordio di Nicola Corda sulla piccola vittoria per il “partito della concorrenza” al rispetto della normativa europea che impone le gare sulle concessioni (con un trafiletto sulla maggioranza «quasi tutta al fianco dei balneari»)

e una colonna di Cornia su «idee giuste ma insensate» come la proposta di mettere nei reparti Covid chi non si vaccina, concludendo con Martini sull’Europa che abbandona Alitalia dopo aver salvato Air France e Lufthansa e Faggionato sul Recovery che slitta ancora (al 20 aprile). 

La sezione Analisi torna a partire da pagina destra con il vicedirettò Fittipaldi sull’arresto della spia filorussa Biot come “segnale atlantista” agli alleati e la nostra amata esperta Morini sulla gestione politica della vicenda,

poi 6 lettere (senza risposte) e Penati sul nuovo a.d. Unicredit («serve un buon mediano, non il Ronaldo dei banchieri»), Fiori sulle «strane convergenze fra India e Cina nella guerra globale dei vaccini» e Giro sulla Costa d’Avorio sotto choc per i due candidati alla successione del presidente appena rieletto morti nel giro di pochi mesi, chiudendo con Cotroneo (che ieri ha compiuto 61 anni) su Bolsonaro non seguito neanche dai suoi militari «nella guerra alla salute brasiliana» (con l’inquietante occhiello «La deriva verso il caos»)

2 articoli in 3 pagine per le Idee: un «racconto scapestrato» di Luca Ricci rievoca la nascita 50 anni fa del primo corso di laurea in discipline delle arti, della musica e dello spettacolo al Dams di Bologna (nato nel 1971 coinvolgendo tra gli altri Umberto Eco)

e un’intervista “vera” (con le domande in neretto) di Rielli a Vitaliano Trevisan, tratto come sempre dal suo podcast PDR anche se curiosamente per la prima volta non indicato nel testo né nella didascalia (né nel trafiletto biografico sulla carriera dell’autore: un implicito più che una dimenticanza, anche se...). 

Lungo la giornata, oltre alla rubrica “Lettere dalla Community” su Instagram, altre segnalazioni:

comprese le nostre:

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