mercoledì 12 maggio 2021

Discariche reali, di libri e reputazioni

235° Domani cartaceo, con editoriale del diretòr sulla prossima crisi («Arriva l’inflazione») e l’apertura di Tizian su una società che gestisce rifiuti in Sardegna dopo aver finanziato Fratelli d’Italia ha avuto i permessi che cercava: la foto mostra Meloni con il presidente sardo Solinas durante la campagna elettorale 2019. In manchette, ancora il promo di Costantini con QR code per il podcast “Domani talk”.

All’interno La Giornata in 7 news e il punto di De Luca sul virus aprono i Fatti, poi Faggionato sul sindaco di Lecce che segue l’indicazione europee per le concessioni balneari restando però isolato da PD e leggi italiane e il sempre schietto Pasquino sul perché Meloni «piace tanto e non solo a destra», quindi Merlo sul Consiglio di stato per cui Prestipino non poteva diventare capo della procura di Roma e il vicedirettò Fittipaldi sull’arresto a Londra del broker Torzi accusato dal Vaticano. Quindi ancora Meletti & Trocchia sullo scandalo delle concerie toscane («I politici sapevano tutto dei veleni»), Martini sull’apertura di una radio... per rilanciare il turismo post-Covid in Italia, di nuovo Trocchia sul boss «in libertà invocando la legittima difesa» (e un altro occhiello creativo, ispirato a Mogol: «Colpevoli evasioni»)

concludendo con il ritorno di Frediani sulla lotta al cybercrimine.

5 lettere (senza risposta) e un intervento di De Monticelli sul «far sentire la nostra voce democratico per unire l’Europa» dà il via alle Analisi, con l’ex segretario Marco Follini dell’UdC sul suo maestro Aldo Moro («una vita incompiuta di cui si appropriano in troppi») e il ritorno di Matteo Muzio (dopo l’esordio solitario in ottobre) già ieri sera nella newsletter “’Merica” e oggi nel cartaceo su «Elisa Stefanik e l’invenzione di una improbabile portavoce del pensiero trumpiano», accanto a Fusacchia sulla necessità di «sapere dove finiscono i dati Dad» e di fronte Cocco sull’area della grande baia sull’Oceano con cui «la Cina sogna l’autosufficienza», chiudendo la sezione con Knecht da Berlino a pochi mesi dal ritorno in Afghanistan, dove «la Bundeswehr ha avuto il primo vero banco di prova». 

Lo storico Ferlan (che torna dopo quasi un mese) sul farsi un caffè «per affrontare la crisi spirituale post-Covid» apre le Idee,

accanto a Erler sul progetto di un Istagram per under 13 e seguito da un gran pezzo di Guglieri su «L’arte malinconica del maneggiare libri usati» (letto anche su Radio 3)

per chiudere con Pezzali sulla nostra vita digitale che «sta perdendo ogni senso». 

In ultima pagina, la promo della newsletter “’Merica” con disegno.di Petruška e QR code.

Durante la giornata, oltre a una diretta Instagram con Di Giuseppe (non annunciata e purtroppo non conservata...) e a un’altra striscia-sfogo di Campagna sul suo account, altre segnalazioni:

con il giovane Lerner in radio mattina e pomeriggio per raccontare il Medio Oriente. Al pomeriggio anche Preziosi torna a Tagadà su la7 (qui la puntata integrale)
e in serata Bolzoni e Fava sulle stragi di mafia del 1992 (a questo link),

poi il diretòr di nuovo a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale):

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