venerdì 14 maggio 2021

Vaccini e furbizie, più lo scontro tra Gaza e Israele

Nuovo editoriale di Urbinati (l’ultimo era del 1° maggio) sulle primarie e la confusione PD accanto all’apertura di De Luca sui vaccini che accelerano lasciando indietro fragili e anziani, con l’infografica del data editor Teoldi che come sempre quando è in prima non è mai per qualcosa di buono. In manchette, il promo con codice QR del giornale in digitale dalla sera prima. 

All’interno le 7 brevine de La Giornata e una sintesi (come sempre efficace) di Azzollini sui limiti della strategia di Draghi sull’immigrazione danno il via ai Fatti, con Faggionato sulla multa dell’Antitrust italiano a Google e Ricciardi sul ritorno in mare di Medici Senza Frontiere («Ci vogliono tenere a terra perché siamo scomodi»), Merlo sugli indagati per vilipendio a Mattarella (sopra a un’altra sorta di estratto di mini-mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, con 4 box senza la testatina) e sul «rebus al CSM per gli uffici di Roma e Milano» (firmato «Giu. Me.» essendo nella stessa pagina), poi ancora il giovane Lerner sulla «situazione mai vista» da Israele e Gaza accanto all’europarlamentare PD Benifei che invoca l’Europa perché «esca dal silenzio», con a seguire Holgado – che appare anche sui social – in due pagine di «Guida alla crisi in Medio Oriente» (come da occhiello)

e trafiletto sull’escalation militare, per chiudere con Ramella sul rischio sprechi nel PNRR, il diretòr sul rischio di sottovalutare la sfida epocale del PNRR e le analisi costi-benefici col trucco (ma nel titolo non c’è né trattino né barra) «per promuovere ogni ferrovia». L’esordio di Emma Desai sulla «retorica identitaria» del premier Modi nella pessima gestione della pandemia in India apre le Analisi, con De Benedetti sul fenomeno delle grandi aziende farmacologiche (Big Pharma nell’abituale sintesi giornalistica) che stanno plasmando le scelte politiche europee, con manager trattati come capi di governo un po’ come quando nella crisi finanziaria del 2009 le banche “troppo grandi per poter fallire” hanno plasmato le scelte europee. Quindi 5 lettere (senza risposte) fra cui quella di Nuccio Fava che ha apprezzato l’articolo su Moro dell’altroieri

il sapido commento del caporedatòr Ferraresi (che confessiamo di aver previsto) sul «fraintendimento populista» che ha spinto Draghi a rinunciare allo stipendio, l’intervento del magistrato Antonio Sangermano dell’ANM sulla «crisi delle toghe» che può essere pretesto per distruggere il nostro modello di giustizia accanto a una colonna che presenta il nuovo DopoDomani per la giornata contro l’omofobia che ricorre lunedì 17, poi Morini sulle parole di Putin per il 76° della fine della guerra che «dimostra quanto tenga al passato» e Balassone sul fenomeno dei gripe site (siti – almeno per ora non italiani – dove si possono postare sfoghi e diffamazioni contro bersagli espliciti) che naturalmente «può diventare un affare», concludendo dopo oltre un mese con il ritorno di Tarchi sul «sogno del populismo di sinistra» scontratosi con la realtà

Ancora 2 articoli in 2 pagine per la sezione Idee, con gli scrittori Fabiano Massimi (che nonostante l’occhiello «Il controllo di chi legge» nella didascalia viene chiamato Fabio...) sui romanzi storici che «si misurano con la storia ma anche coi lettori» e Francesco Pacifico sul dibattito aperto dal nuovo libro Contro l’impegno di Walter Siti («Non fidatevi dell’invettiva contro gli scrittori impegnati»).

In ultima pagina, la copertina del DopoDomani di domani illustrata da nerosunero alias Mario Sughi che vive a Dublino e ogni giorno su Twitter carica foto dalla capitale irlandese. 

Lungo la giornata, oltre alla rubrica “Lettere dalla Community” su Instagram, altri spunti: con una diretta Instagram serale del diretòr (incluso un abbonamento mensile gratuito a Domani):

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