venerdì 18 giugno 2021

Lavoro, primarie e dignità umana (temi non così lontani)

Bell’editoriale (come al solito inconsueto rispetto alla quasi totalità dei commenti letti altrove) del caporedatòr Ferraresi su «Quanto Trump c’era nel Biden che ha trattato con Putin» e bell’apertura (anche qui, diversa dalla gran parte del panorama dei quotidiani italiani) di Faggionato sullo sciopero che prolunga le agitazioni nella distribuzione libraria per tutt’Italia, con una foto dalla Città dei Libri di Stradella (PV) e in manchette il promo della newsletter “Areale” sull’ambiente. 

All’interno La Giornata in 7 news e Di Giuseppe sull’«uno vale l’altro» dei 5 Stelle in cui «attivisti ed eletti non decidono più niente» danno il via ai Fatti, con De Luca sulle primarie a Bologna dove «si decide il futuro dell’alleanza di centrosinistra», Salvatore Vassallo e il collega Fulvio Venturino riassumono con infografiche del data editor Teoldi la storia delle primarie «diventate soltanto la ratifica di decisioni già prese», Gonnelli su Whirpool e le altre aziende alle prese con esuberi e licenziamenti, Bragantini sull’imbarazzante discorso di Savona alla Consob (eloquente l’occhiello: «Criptovalute, refusi e banalità»), quindi – dopo una pagina sul nuovo DopoDomani (domani in edicola) stavolta con il disegno di Strologo sulla replica di Rielli oltre un mese fa: vedremo la vera copertina domattina – Tizian sulla Libia che dopo l’articolo in prima di ieri sospende il ricatto sui visti ai militari italiani e un altro articolo-replica di Sgarbi (dopo un’analoga situazione lo scorso ottobre, nel primo mese del Domani cartaceo) a quello di ieri sul suo ennesimo rischio di andare a processo, quindi De Benedetti sulla destra nella “famiglia europea” a Budapest

e Fabio Massimo Castaldo (vicepresidente del parlamento europeo) sulla necessità di un’agenda progressista «dopo la scossa di Biden all’UE», concludendo la sezione con Mastrodonato che torna sulla dignità umana «unica cosa che non entra nel CPR di Milano». 3 lettere (la prima delle quali con risposta del diretòr, ancora sulla “questione generazionale”) e Giro sulla sfida delle Agorà di Letta per «far uscire l’Italia dal “mondo della paura”» aprono le Analisi, con Da Rold sulle contestate elezioni in Iran, ancora il diretòr sulle mosse della Federal Reserve USA che sono «un rischio per l’Italia», Annicchino sulla sentenza unanime della Corte suprema americana (che poi sarebbe sempre statunitense ma vabbè...) e infine l’eroica Azzollini sul via libera dell’Aifa e il pasticcio di regole sul mix vaccinale. 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con l’esordio della scrittrice Federica De Paolis sui bambini scomparsi che «scrivono il ritratto del dolore eterno» e un racconto finale di Ricci su Roma. In giornata, nuovi spunti: compresi i nostri:

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