giovedì 3 giugno 2021

«Poco smart e troppo working»: «Partorirai con dolore»

Oggi un Domani con fotonotizia a sorpresa (che si aggiunge a quelle abituali del lunedì: del resto ieri era festa e alcuni articoli sembrano “freddi” per dirla in gergo giornalistico: preparati prima, compresi i due titoli che ci hanno ispirato quello di questo post) sull’audio di Berlusconi (in una delle sue ultime foto recenti) «che riscrive, a modo suo, una carriera politica di scandali» e l’editoriale di Emanuele Felice sulla grande sfida ambientale che «non si vince a colpi di bonus». In manchette il promo con QR code del giornale digitale la sera prima. 

All’interno la cover story è firmata dai mastini di punta Fittipaldi & Trocchia (con trafiletto riassuntivo sul «finto complotto»), poi La Giornata in 7 news e Cappon riepiloga la scandalosa prigionia di Zaki in Egitto prolungata di nuovo, poi Preziosi sulla «fine dell’era Azzolina» dal decreto Sostegni e i piani del neo ministro Bianchi, Attanasio sul punto a cento giorni dall’uccisione dell’ambasciatore suo omonimo in Congo (con il sempre opportuno corsivo in calce che segnala l’incredibile coincidenza ai lettori saltuari, segnalato anche dal podcast “Morning” de Il Post), concludendo la sezione con una bella intervista “classica” (dalle domande in neretto) di Maria Sole Angeletti all’astronauta Luca Parmitano – attuale recordman europeo con 366 giorni nello spazio seppur non di seguito, rientrato dalla Stazione Spaziale Internazionale a febbraio 2020 proprio a ridosso dei primi lockdown per la pandemia – letta anche su Radio 3.

4 lettere (senza risposta) e un nuovo intervento del giurista Ruotolo sulle regole UE per l’IA (Intelligenza Artificiale) aprono le Analisi, con Ramella sulla “logica del profitto” «non sempre nemica della sicurezza» (interessante punto di vista ragionato, a maggior ragione dopo la tragedia di Stresa) e alcuni consigli dell’epidemiologo Bianchi «perché il disastro dell’Ilva non si ripeta più», due pagine di Russo non sul calcio ma sull’«Anatomia di un’occasione persa» con il cosiddetto smart working, «poco smart e troppo working» (con trafiletto sul rapporto di Bankitalia), una di Bruni su «Cosa rende davvero buoni i debiti che dobbiamo fare» e una mezza di Fiori sulla Cina che «non riesce a capire perché l’Unione europea andrebbe presa sul serio», per chiudere con l’intervento di Mariotto (detto Mario) Segni – protagonista della breve ma intensa stagione pre-Tangentopoli del referendum sulla preferenza unica nel 1991, ma soprattutto figlio del presidente Antonio Segni accusato di connivenze nel mancato Colpo di stato del 1964 a cui ha appena dedicato un libro – sulla DC golpista «madre di tutte le “fake news”». 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per la sezione Idee, con gli accademici nordeuropei Mitchell Dean e Daniel Zamora sulla «nuova politica confessionale» oggi sui social che il filosofo Michel Foucault non aveva previsto 

e la nostrana Zanfi sul «Partorirai con dolore», come sempre meravigliosamente illustrato da Nardi.

In ultima pagina il promo della newsletter “’Merica” con il disegno di Petruşka. 

Lungo la giornata, altri spunti:

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