giovedì 22 luglio 2021

C’è ancora chi spara (anche con la bocca)

200° Domani cartaceo dell’anno, con editoriale di Meletti su chi ha perso il lavoro e non ne avrà altri e apertura di Trocchia sull’intervento alla Camera della ministra Cartabia, ripresa nella foto e con protesta per le critiche di Domani da parte di alcuni radicali in particolare su Twitter. In manchette il solito promo con QR code del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Merlo sul voto alla Camera aprono i Fatti, con Marconi su Salvini «sempre al fianco di chi spara e uccide» e ancora Merlo sul leader della Lega che «non conosce neppure le leggi che ha scritto» (dopo il caso di cronaca a Voghera), Ikonomu sulle «affinità sempre più elettive della coppia Renzi-Salvini» e l’esordio cartaceo di Celestino Spada (tre mesi fa sul sito) sulla Rai dopo le nomine, Tizian su «chi ha pagato la festa di Raggi nell’hotel a 5 stelle» e Fierro su Carfagna che «Dopo l’inchiesta di Domani si muove», poi De Luca & Panarelli da Lecce sul campo “modello” di Narò dove «i braccianti vivono tra i rifiuti» (con appendice video sul sito), Francesca De Benedetti (con grafico di Teoldi e trafiletto di Redazione sul bollettino della pandemia) su «Tutte le difficoltà di Macron con il “pass total” anti Covid»,

per chiudere con Simone Ogno di ReCommon sul G20 di Napoli e Freyrie da Berlino su Washington che «dà il via libera al gas russo in Germania»

Grieco sulla curia italiana «sospesa tra dottrina e pastorale» che non si espone sul ddl Zan avvia le Analisi, con 4 lettere (senza risposte) e un intervento diretto del diretòr su «Quanto avevano capito della globalizzazione i manifestanti del G8» a Genova nel 2001, l’esordio dell’analista Matteo Bressan sulla crisi in Libano («rischia di diventare un nuovo stato fallito nel Mediterraneo»)

e il ritorno di Giro sugli Emirati («sfidano la Cina per conquistare l’Africa»), chiudendo con Paone come sempre da Madrid sul Messico «diventato il laboratorio di Pegasus» (approfondendo in modo come al solito laterale il caso internazionale rispetto a come tutti giornali ne parlano) e la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

Un sempre gran Di Fronzo sulla teoria «che svela il complotto degli editori contro i racconti» inizia la sempre scarna ma succosa sezione Idee,

con l’altro esordio di Giovanni Scipioni su un concerto a Carpineto Romano ispirato al canto del Sabir, idioma dei porti mediterranei indispensabile nell’Ottocento, per chiudere con l’intervento dello scrittore Nicholas Jubber che terrà questa sera al festival Letterature su «l’epica che contamina la storia del genere umano» come «ponte per leggere il presente», (ben) illustrato da Strologo e con un nuovo trafiletto sull’evento. Lungo la giornata, altri spunti: noi compresi: e la diretta social di Domani sul G8 di Genova nel 2001, prima della conferenza stampa di Draghi

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