mercoledì 22 settembre 2021

Processi (fra tribunali, politica e cultura)

260° Domani cartaceo dell’anno, con editoriale del diretòr su Berlusconi come «tutto ciò a cui la sinistra si deve opporre» (con incipit soft: «E così ci siamo giocati anche Romano Prodi») e apertura di Francesca De Benedetti (tornata a Roma da Strasburgo) su «destra moderata e sovranisti» all’europarlamento, con foto di Meloni e rientrante manchette sul «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno le 7 brevine su La Giornata accanto a Preziosi su Prodi e Letta d’accordo su tutto («anche sulla nostalgia di Berlusconi») proseguono i Fatti, con Ricciardi sull’abbandono di Donato dalla Lega e Pasquino sul referendum con lo Spid che «resta strumento da usare con cura», Faggionato sul destino degli operai di Gkn e Seghezzi (citato anche dal podcast “Morning” de Il Post) sulla «scoperta che l’Italia non è un Far West senza regole» (le maiuscole al Lontano Ovest le abbiamo messe noi, nel “manuale Ferraresi” a Domani se ne usano il meno possibile... il che peraltro ci vede quasi sempre d’accordo), quindi De Luca su quando spendono i candidati sindaci a Milano e Roma accanto a se stesso (per la prima volta siglandosi «D.M.D.L.») su Renzi che «riprova a espugnare “Sestograd”»,

e Merlo (che continua a partecipare alla chiacchierata mattutina verso le 9 su Twitter di Fuori dalla bolla) sulla via del Quirinale per Cartabia «lastricata di buoni ddl»

sopra a se stessa (siglatasi come d’abitudine «Giu. Me.») sulla Babele tribunalizia del green pass non obbligatorio per tutti, concludendo con D’Aprile sull’Italia che «investe sui droni armati ma non vuole ammetterlo» e due paginate di Bolzoni sull’appello del processo sulla trattativa stato-mafia. 

2 lettere (la prima lunga oltre una colonna dal consigliere emiliano PD Giuseppe Paruolo con risposta quasi altrettanto argomentata di Ignazi) e Mencarelli sul legalizzare la cannabis («senza educare le persone è l’opposto della libertà») danno il via alle Analisi, con Fiori sulle manovre anticinesi di Biden che paradossalmente possono aiutare Pechino e Tornielli sul discorso del presidente Usa all’Onu cercando di far pace con l’UE, poi Carelli sulla chiusura di Don Matteo «ultimo baluardo della tv istituzionale» e infine Da Rold da Milano sulla “sinistra illiberale” nel dibattito aperto dall’Economist due settimane fa. 

«ll triste destino dell’educazione civica, la materia senza voto» (con rarissima virgola in un — gran — titolo seppur non a fine riga, e nostra grande gioia) con il ritorno dell’italianista Giunta apre le Idee, accanto al matematico Luca San Mauro sotto l’occhiello-newsletter “Cose da maschi” sul «vangelo di Elon Musk e una certa idea di ricchezza»,

chiudendo con le “scomode Morgane” Tagliaferri e Murgia sul loro podcast ora divenuto libro Morgana - L’uomo ricco sono io di cui si riportano le rispettive prefazioni. In ultima pagina, l’anticipazione della copertina del prossimo DopoDomani, che dovrebbe essersi assestato a uscire di domenica (naturalmente senza impedirsi eccezioni per occasioni speciali) e per di più senza raddoppiare il prezzo del giornale, appena ritoccato ogni giorno di 20 centesimi. Lungo la giornata, nuovi suggerimenti dal web: comprese le nostre segnalazioni.

Nessun commento:

Posta un commento