sabato 25 settembre 2021

Vigilia di elezioni tedesche (ma non soltanto)

370° Domani cartaceo con un editoriale di Urbinati su Confindustria di fronte alla democrazia e un’apertura di Faggionato con Tizian sul sindaco di Venezia, indagato dall’antiriciclaggio e fotografato a un ritrovo con sostenitori. In manchette il promo con codice QR del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno La Giornata in 7 news e Ricciardi sul «successo oltre ogni previsione» delle manifestazioni dei Fridays For Future (che in giornata mette nelle sue Storie di Instagram brevi filmati dalla manifestazione romana di Michetti), poi con Freyrie su «L’elezione “climatica” dopo il mistero di Merkel», con Baffi e l’esordiente (su Domani) Michele Valente su «L’antimoderna San Marino» al voto per legalizzare l’aborto accanto a Serughetti sulla manifestazione per le donne a Roma, Merlo sulla «Babele centrodestra» per il Quirinale, 2 succose pagine di Preziosi su «Sogni, realtà e incubi di Bologna la rossissima», per chiudere con Deaglio sul «pensiero unico fatto di nulla» che ha creato l’idea della trattativa stato-mafia. 

Penati su «Cosa insegna il caso Generali» (occhiello perfetto per spiegare un titolo ben più criptico) e Russo da Firenze sulla Juventus in rosso aprono le Analisi, poi con 4 lettere (senza risposte) e Trigilia sul vero patto sociale per cui Draghi «non può appiattirsi sulla linea di Confindustria», Bolzoni sul «delitto preventivo del giudice Terranova rimasto senza colpevoli» (e l’orrendo refuso nell’occhiello «Corelone, 25 settembre 1979», che ovviamente sta per Corleone...),

Da Rold da Milano su Merkel «leader trionfale per la Germania, meno per l’Europa» e infine il medico Coen sul «destino della medicina generale dopo le riforme del PNRR» (tema che il diretòr ha spesso ricordato di avere particolarmente a cuore, da figlio di un medico di base). 

Il ritorno (dalla vigilia di Ferragosto) di Cornia sulla «folle ricerca di un posto dove non è mai successo nulla» apre le Idee, con Fabio Vassallo sul «Freccero show» vero evento dell’anno («altro che Cattelan») nella «settimana dei visionari» (ottimo occhiello),

per finire con Riva sullo «stile disadorno» del violinista lettone Gidon Kremer in cui «risuona la forza del Novecento», celebrato da un cofanetto di 21 cd.

In ultima pagina, torna come promo la copertina del DopoDomani allegato domattina (gratuitamente come una sola volta, dato il recente “ritocco” di 20 centesimi). 

Lungo la giornata, nuovi spunti:

compresi i nostri.

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