giovedì 21 ottobre 2021

«Dio, patria e milioni di euro» (cit.), ma anche altro

Nuovo editoriale di Ignazi sul centrosinistra cannibale (dove il PD vince a spese del M5s) e apertura di Ricciardi su Parlamento e governo che salvano Forza nuova («niente scioglimento»), di cui viene mostrata una foto di manifestazione. In manchette, ancora il promo con QR code del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno La Giornata in 7 news e De Benedetti su Lega e FdI che evitano il dibattito sull’estremismo di destra all’Europarlamento proseguono i Fatti, poi con Faggionato & Tizian che proseguono l’inchiesta sul «tesoro neofascista» di Fiore, Merlo (stamattina tornata a Fuori dalla bolla) sulla tregua a destra («ma anche FI è divisa») e Faieta da Milano sulle nuove accuse a Berlusconi dalle “olgettine”, Preziosi & Di Giuseppe sulle nuove suppletive a Roma per sostituire Gualtieri («Zingaretti o Raggi, un collegio per due») e Rapisardi da Torino sull’italiano di seconda generazione più votato Abdullahi Ahmed (anche se incredibilmente l’articolo non dice il numero dei voti! Lo facciamo noi, sono 1112...), Trocchia sul presidente campano De Luca che «ha trasformato Salerno nel suo Granducato» (dopo averne parlato ieri sera a Non è l’arena), ancora Faggionato sulle decisioni urbanistiche del sindaco Brugnaro a Venezia, il De Luca giornalista sul «dispetto di Lamorgese a Salvini: Maroni al ministero», per chiudere con il vicedirettò Fittipaldi su Bisignani indagato per la loggia Ungheria (più un trafiletto sul cyberattacco alla Siae). 

Il giurista Francesco Pallante (in questi giorni al festival Parole di Giustizia a Pesaro e Urbino) sull’obbligo vaccinale apre le Analisi, accanto a una colonna di De Monticelli sul green pass che «non è un’ingiustizia necessaria», poi con 4 (lettere senza risposte, il primo un Diritto di replica) e un articolo di Seth Moskowitz sul caso USA del comico Dave Chappelle uscito in inglese su Persuasion lo scorso venerdì, il diretòr sulle dimissioni del banchiere centrale tedesco Weidmann e Bruni sull’insistenza del governo italiano in una «politica espansiva, ma per fare cosa?», Palmisano da Milano sulla Giga factory di Tesla (con un divertente lapsus: ovviamente è all’anno) e Longo sul cambiare televisore «obbligatorio ma non così urgente», concludendo con l’atteso ritorno di Berardi da Torino sull’economista di Biden che «smonta il conflitto fra disuguaglianze e crescita» ed Erler sul nuovo nome di Facebook che «rivela il vero volto dell’azienda»

Di nuovo 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con gli inconsueti (anche per non avere il sommarietto della sezione: ma font e colore di occhiello e catenaccio parlano chiaro) Almagisti & Jori sulla radice identitaria del Veneto «sepolta nel degrado ambientale» illustrati dalla come sempre strepitosa Nardi

e Siti sul pragmatismo del potere, con foto di Pasolini: «Distratti dalla rabbia dei social non ci accorgiamo del fascismo»

In ultima pagina, di nuovo il programma della succosissima festa di Domani questo weekend a Parma.

Lungo la giornata, come sempre altri spunti

e nostre segnalazioni più la brillante diretta Instagram con Merlo.

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