mercoledì 8 dicembre 2021

Scioperi e autocelebrazioni (e Zaki libero, finalmente)

444° Domani cartaceo e digitale di sempre, con una prima pagina ancora piuttosto canonica, ravvivato da un nuovo disegno di Costantini su un Zaki finalmente sorridente per la notizia del rilascio (avvenuto oggi): editoriale di spalla sinistra (Meletti sul conflitto sociale «rimosso troppo a lungo») e apertura a destra di Cappon su Patrick, sotto ai tre richiami di un articolo per sezione: Da Rold su Biden, Penati su Eni e Marchesi sul nuovo film Netflix (con l’esordio del primo corsivo in un richiamo di prima pagina). In manchette ancora Mediapason con refuso

All’interno La Giornata in 7 news e Longo sul paradosso dei positivi al Covid liberi di circolare con green pass proseguono i Fatti, poi con Ricciardi che incontra Marco Bentivogli sullo sciopero generale (con cui i sindacati «entrano nella partita del Quirinale») e il diretòr sempre lucido sulle «ragioni per scioperare che i sindacati hanno ignorato», Preziosi sulla «fuga di Conte» e De Benedetti sulla lobbista Abbafati che «prova a conquistare il PD di Bruxelles», Merlo sull’autocelebrazione di Meloni «tra Atreju, Babbo Natale e Scruton» e Pasquino sul«l’Ecclesiaste for president più o meno rieleggibile», Da Rold da Milano sulla minaccia USA di guerra bancaria per spaventare Putin e Morini su Zelensky pure responsabile della crisi ucraina, concludendo con Di Giuseppe sull’addio di Merkel che è anche quello della sua “voce” ufficiale Steffen Seibert, con trafiletto di Redazione sull’arresto parigino di uno degli assassini di Khashoggi. 

5 lettere (senza risposte, con il Renzi grafomane) e Cuperlo sul «ridare coscienza a chi si batte» aprono le Analisi, poi Penati sull’Eni con un brillante titolo “proverbiale” («l’abito verde non fa il monaco dell’energia fossile più sostenibile»),

la testimonianza dell’imprenditore minacciato dalla ’ndrangheta Antonino De Masi rivolto a Draghi e Mattarella, Alfredo Roma su Draghi che deve rimanere dov’è fino al 2026 per le due sfide di PNRR e regole fiscali, quindi Jacopo Ottenga Barattucci da Pescara (finalista al Premio Morrione) sul suo podcast sul’omicidio del giornalista Antonio Russo al fronte ceceno per Radio Radicale nel 2000,

per finire con Balassone e l’eterno «dilemma sul destino della Rai» (con 3 infografiche presumibilmente del «grande datificatore» Teoldi). 

Marchesi sul film Don’t Look Up «nuovo dottor Stranamore tra satira politica e catastrofismo» apre le Idee, poi con tre storie (e un grand’utilizzo del repertorio d’illustrazioni Pixabay) di Valentina Della Seta sul «desiderio assillante che nasce dall’immaginare l’ignoto» e un racconto finale di Ricci sul «Primeggiare come scrittori» illustrato da Campagna.

In giornata altri spunti e segnalazioni.

In serata, il diretòr torna in studio a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale): 

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