mercoledì 19 gennaio 2022

Ancora sul Colle più alto, ovviamente (ma anche altro)

Si confermano i richiami sotto la testata (a Faggionato, Attanasio e Di Fronzo), poi un editoriale di Bazzi sulla fantomatica «una donna al Quirinale» e un’apertura sul Colle di Preziosi illustrata da Nardi (un mese esatto dopo la sua ultima apparizione in prima pagina: efficace ma per qualche motivo non ci esalta come al solito... forse per il soggetto). In manchette riecco la piacevole rotazione con Emergency. 

All’interno a proseguire i Fatti tornano a sorpresa le colonne di approfondimento (firmate dal diretòr, Di Giuseppe, Merlo, Preziosi e Ricci), poi Faieta su Grillo indagato e ancora Merlo sulle voci per Colao, quindi La Giornata in 7 news e Da Rold da Milano sul premier israeliano Bennett al World Economic Forum, De Benedetti sulla neo presidente Metsola con cui in Europa «l’ultradestra si fa establishment» e una curiosa filastrocca in «Versi Quirinali» del 2018 ma ancora attualissima di Carlo Cornaglia (che appena pubblicato Salvineide) sul Caimano che «torna in azione grazie al popolo credulone», Gonnelli sulla «grande fuga degli infermieri dagli ospedali in emergenza» (un problema ben più grave di tanti altri e di cui ben poco si parla), il caporedatòr Ferraresi sul «giusto calcolo dei rischi a scuola» smentito dai fatti (e il fatto che – seppur non citati – l’autore abbia due figli dà ancor più forza alla conclusione «A parole è tutto chiaro, nei fatti mezza Italia è in Dad»), Faggionato sul lavoro povero in crescita con il ministro Orlando che vuole il salario minimo,

Notarianni sui dati Oxfam e il nostro sistema che «ruba ai poveri per dare ai ricchi», concludendo con Martini sulla «guerra totale nella Rai tra l’ad Fuortes e il sindacato» (che, così a pelle, ci fa subito scegliere da che parte stare: indovinate un po’). 

Attanasio sulla Coppa d’Africa con tensioni e drammi del Camerun apre le Analisi,

poi con 2 lettere (senza risposte, con la prima lunga una colonna e mezza: quasi un record) e Pasquino sul presidente non di tutti ma «solo di chi rispetta la Costituzione», un’autorevole proposta di Giuseppe Rao (dirigente generale della presidenza del Consiglio) che torna a scrivere per Domani dopo quasi due mesi e mezzo, sull’elezione del capo dello stato da normare anche per un tempo di emergenza, Urbinati sulla lezione di Lelio Basso (uno degli artefici dell’art.3 della Costituzione) di democrazia come «strada verso la felicità dell’uomo» (che sul titolo ha notato via Facebook: «Avrei preferito “verso la facilità della persona”. Ma quel che conta sono le idee del grande Lelio Basso») e infine la storica Laura Fontana verso il Giorno della Memoria sulle storie dimenticate degli italiani non ebrei deportati ad Auschwitz. 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Donaera che ragiona sul nuovo romanzo Sempre tornare di Daniele Mencarelli e Di Fronzo illustrato con tratto “sporco” da Campagna sulle librarie Altre concupiscenze di Giorgio Manganelli.

In ultima pagina, il promo con QR code delle newsletter dà spazio a “Mafie”. 

Lungo la giornata, altri spunti

e nostre segnalazioni. In serata, Francesca De Benedetti torna alla rassegna stampa È già domani su Rai News 24.

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