sabato 26 febbraio 2022

Andiamo avanti (a carbone) consumando

Dopo l’exploit di Scenari che ieri ha portato a un Domani pressoché esaurito in tutt’Italia (isole escluse, dove molti quotidiani non sbarcano per i costi) la vita – e la guerra – continua, con la prima pagina tornata tradizionale a quasi 3 mesi dall’introduzione dei richiami, anche oggi sotto la testata (come avvenuto poco più di un terzo delle volte) a Preziosi, Penati e Mariti, con poi un nuovo editoriale del diretòr sui «consumi non negoziabili che ci rendono ricattabili» e un’apertura di Ricciardi con infografica di Teoldi sull’addio alla transizione ecologica «per difendersi da Putin». In manchette riecco il promo con QR code sul «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno La Giornata in 7 news e De Luca sulle incursioni a Kiev proseguono i Fatti, con un efficace “Bollettino di guerra” (dopo quello del Covid) a fondo pagina siglato «DMD» che vede tra l’altro l’esordio su Domani dei neretti nel testo, quindi con Faggionato sulle sanzioni «col buco» e Morini sul «pezzo vitale della società russa» che marcia contro Putin, Preziosi sull’informativa di Draghi alle Camere e De Benedetti sul cambio di regime voluto da Putin che «non si limita a Kiev», ancora De Luca sulla macchina di guerra putiniana che «ha qualche ingranaggio arrugginito» e D’Aprile sulla guerra nel cyberspazio, Da Rold da Milano sulle responsabilità storiche della Germania e Holgado sulla strategia sterile della Nato dal 2014 a oggi, Lerner sulla scelta di Israele che a ottobre «che poteva cambiare gli equilibri della guerra» e De Monticelli sull’Europa smarrita che «di realpolitik può morire»,

chiudendo con Preziosi su come «falliscono i referendum»: non soltanto con l’invito craxiano di «andare al mare», ma ignorandone l’esito con una tecnica spregiudicata ma ahinoi molto praticata, «favorita da diffusi fenomeno di amnesia collettiva». 

Penati sul debito pubblico italiano e una razione doppia (di 2 righe) della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni aprono le Analisi, poi con 3 lettere (senza risposte) e l’esordio del giurista Lorenzo Zucca sulla personalizzazione di Amato che indebolisce la Corte costituzionale,

dopo 2 mesi Roventini con i colleghi della Scuola “Sant’Anna” Demetrio Guzzardi ed Elisa Palagi più Alessandro Santoro dell’Università di Milano-Bicocca per “l’inchiesta lunga un anno” sulle disuguaglianze, che «crescono e i ricchi pagano meno tasse»,

concludendo con Giro sulla Francia che «lascia il Mali per tentare di ricostruire un rapporto con l’Africa». 

Cacciola alias Martina dell’Ombra apre le Idee con una (come sempre inquientante perché vera) galleria degli orrori sugli influencer per cui «la guerra è solo un altro trending topic», poi Mariti alias @piuttosto_che su Instagram sulle mimose già fiorite (con un’illustrazione d’autore non indicato ma che assomiglia ai repertori Pixabay) e infine “Cose da maschi” di Giammei su capelli e pettini ancora ben illustrato dall’etereo Falzone. 

Lungo la giornata, un nuovo meritorio liveblog sull’Ucraina, altri spunti

e nostre segnalazioni, ancora con una mini “maratona Fabbri”.

Nessun commento:

Posta un commento