giovedì 17 febbraio 2022

Mani pulite, 30 anni dopo «siamo ancora qua, eh già» (cit.)

Inattesa sovracoperta – anche se in fondo si poteva prevedere – per il trentennale dell’epocale inchiesta milanese Mani pulite nell’anno che pure «non ha cambiato l’Italia», curiosamente senza manchette (di fatto depotenziata) e con la più evidente “Elaborazione grafica Domani” vista finora. Essendo contrassegnata in numeri romani, la sovracoperta riduce a 12 pagine il numero odierno, come avvenuto finora soltanto una volta lo scorso 5 dicembre

Girando pagina, un articolo di Meletti da 2 pagine fotografa quanto «L’Italia del 2022 assomiglia a quella del 1992, in peggio» (ovviamente, verrebbe da dire... ma in realtà non è per il consueto stile caustico dell’autore: come dice il sommarietto, «Trent’anni dopo l’inizio degli arresti il paese ha ancora una classe politica screditata, prigioniera delle stesse polemiche. Anche gli imprenditori, crollato il sistema delle tangenti, restano miopi e e alle sfide della globalizzazione rispondono con le stesse richieste: salari più bassi e aiuti pubblici più alti»), poi la vera e propria prima pagina mostra richiami a De Benedetti sulla guerra ucraina per ora solo mediatica, Bagnoli sulla cultura e Marchesi sul nuovo film di Taviani, con un editoriale di Giro sul risveglio dei pacifisti e un’apertura di Merlo sulla conferenza stampa di Amato dopo le delibere della Corte costituzionale. In manchette stabile il rassicurante FAI.

All’interno La Giornata in 7 news e Preziosi sul governo al riparo dalla battaglia sui referendum proseguono i Fatti, poi con De Benedetti sulla «guerra tra Russia e Nato» per ora solo mediatica e (come «F.D.B.») su von der Leyen che «ha finito gli alibi sullo stato di diritto», Attanasio su Putin che «intanto si è preso il Mali» e Faggionato sui due nuovi «incontri russi di imprese e politici», concludendo con Russo da Firenze sul garantismo riguardo alla pattinatrice russa Kamila Valieva e Martini sull’ente del turismo finito nel caos «fra i due litiganti». 

3 lettere (senza risposte) e Lucarelli da Milano sul «manifesto No-vax di Susanna Tamaro» (un articolo di un’intera pagina sul Corriere della Sera) avviano le Analisi, poi ancora Giro sull’inchiesta in Francia sui «“becchini” delle Rsa», un nuovo fact checking (che fra l’altro vede dopo quasi 11 mesi il ritorno di Cossarizza) sulla lista infinita delle bufale dei No-vax, un ottimo riassunto sul «mistero italiano» con «Tutte le domande senza risposta» sulla morte di David Rossi, l’ex capo della comunicazione di Mps (chiamato Davide nella dida...), chiudendo con Bagnoli sull’aspetto mai troppo approfondito secondo cui «La cultura può aiutare a risvegliare una coscienza ambientale». 

D’Antona su Stephen King «vettore di fonti di ispirazione» apre le Idee, poi con un estratto dello scrittore Andrea Bajani (che vive in Texas) dal secondo numero della rivista Sotto il vulcano diretta da Sinibaldi che esce oggi

e Mencarelli sull’«album di pietre strappate via dalla terra» che è Petraio di Silvio Perrella, chiudendo con Marchesi su «L’umorismo grottesco degli incidenti di percorso» nel film Leonora addio (in corsivo nell’occhiello, evviva!) di Taiani. 

In ultima pagina, la quarta della sovracoperta ospita Ferrero da Alba (CN) sulle «due sventure parallele di Luca Magni e Mario Chiesa» che diedero il via a Mani pulite

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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