giovedì 3 febbraio 2022

Per una settimana, riecco un “DopoDomani” a scelta

A sorpresa (seppur intuita dai promo) riecco il nuovo inserto DopoDomani... non è (più?) un inserto, ma torna allegato non obbligatorio in edicola da oggi per una settimana (scelta interessante, vedremo se e quanto durerà) fino al 9 febbraio, con numeri di pagine arabi cardinali anziché romani ordinali e stampato sulla “vecchia” carta di grammatura 52 g come Domani fino allo scorso 23 gennaio. In conseguenza di questa scelta, nessun accenno (se non in ultima pagina, con il promo già usato negli scorsi giorni) in prima al supplemento. 

Il consueto Domani a 16 pagine torna a un’ancor più consueta prima pagina, con i richiami sotto la testata (che su Twitter a un passo dal 500° numero qualcuno ha notato simile a il manifesto) a Fittipaldi & Tizian, Marzano e Annalia Venezia, poi un editoriale di Pasquino sull’Italia «sistema fragile appeso agli uomini della provvidenza» e una giusta apertura di De Luca (purtroppo unica nei giornali italiani) sulle botte agli studenti «solo colpa degli “infiltrati”», con la foto del sempre imperturbabile (e non è un complimento) ministro Lamorgese. In manchette il nostro caro e inamovibile il FAI. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Di Giuseppe sul Consiglio dei Ministri proseguono i Fatti, poi Da Rold da Milano sull’invio di truppe USA al confine ucraino e De Benedetti sulla «tassonomia che rende tutto verde» (in occhiello) sulla Commissione Ue che cede alle lobby, Fittipaldi & Trocchia sull’assessore anti Covid del Lazio accusato dalla Corte dei Conti e Faggionato con infografica di Teoldi sui prezzi record che «pesano il doppio sui più poveri», Fittipaldi & Tizian su «Di Donna e i soldi dai bulgari indagati per la truffa del secolo», Merlo su «Proporzionale o maggioritario ma la voglia di ricucire è poca», ancora Di Giuseppe sul limite dei mandati «l’arma di Conte contro Di Maio», per chiudere con il vice caporedatòr Imberti sulla tentazione del PD di «vivere sempre all’ombra della destra». 

4 lettere (senza risposte) e il caporedatòr Ferraresi sull’incontro inopportuno Di Maio-Belloni (e ancor più la foto sui social) danno il via agli Analisi, con Passarelli sulla liturgia del giuramento presidenziale immutato dal 1948 (peraltro segnalato in una Storia su Instagram con refuso clamoroso...)

e Susini sul caso del libro su Anna Frank che «rivela il pericolo di banalizzare la Shoah», Marzano sulla didattica online che «rischia di diventare un’opzione irreversibile», Casadio sul Covid endemico «non comunque innocuo», finendo con Tarchi che riassume «I tre problemi che impediscono la ricomposizione del centrodestra».

Il ricordo dell’immensa Monica Vitti «manifesto vivente della rivoluzione nel cinema italiano» affidato alla sempre bravissima Marchesi apre le Idee, accanto all’attrice Emanuela Fanelli sul «vero talento di riuscire a sfuggire all’anonimato», poi un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Annalia Venezia da Sanremo (di cui curiosamente non viene indicata la provincia, giustamente come una bolla a sé stante...) a Mamhood e Blanco, concludendo con un’appassionata colonna di Bazzi sul loro aver «già vinto perché sul palco hanno fatto accadere il futuro» giocando «all’amore fra uguali»

In ultima pagina appunto il promo di DopoDomani per una settimana «in edicola a 1,30 euro (più il costo del quotidiano)»

Il 28° DopoDomani cartaceo e digitale (dei 35 finora realizzati, anche se dopo i primi esperimenti... saltuari sotto la testata si dice “Numero 31”) è quindi un supplemento tornato a richiesta ed è il 4° tutto a fumetti, come il precedente del 5 dicembre curato da Michela Rossi in arte Sonno, ha per titolo «Il mio corpo» e vede ancora una volta una copertina disegnata con i nomi degli autori affastellati senza un ordine preciso, ancora l’assenza di un sommario ma soprattutto la fastidiosissima mancanza delle indicazioni degli autori di ogni opera, rintracciabili soltanto dalla loro firma... molto “artistico” forse, ma non proprio bellissimo, ecco. 

Nella fattispecie (noi siam qui proprio per questo), si succedono così con o senza titolo 5 storie da 2 pagine di Nicoz Balboa, Marta Baroni, Ivan Manuppelli in arte Hurricane, Bambi Kramer, Alice Socal, e altre 4 da 1 pagina di Sonno, Fumettisottovuoto (all’anagrafe Federica Del Proposto), Laura Angelucci e Meo, con in ultima pagina il promo dell’abbonamento a Domani cartaceo e digitale insieme. 

Lungo la giornata, altri spunti

e nostre segnalazioni.

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