sabato 5 marzo 2022

«La guerra è madre di tutte le cose e di tutte regina» (cit.)

Nel 10° giorno di attacco all’Ucraina (e di “maratona Fabbri”, per noi feticisti), il conflitto su cui abbiamo rubato il titolo di questo post al buon Eraclito di Efeso ha abbondantemente invaso ogni piattaforma infornativa scalzando quasi ogni altra notizia, in consonanza con la voglia dei cittadini di saperne di più che, dosando sapientemente le forze, Domani riesce ad assicurare con dedizione (il podcast quotidiano gratuito “Appunti” dopo sole 4 puntate è ad esempio subito balzato nella top 100 italiana). 

Oggi in prima ancora richiami in alto sotto la testata, a Faggionato sulla Borsa, Gentile su Macron e un estratto dal nuovo di Annie Ernaux sugli ipermercati, poi un editoriale di Urbinati sul «paradigma binario che impedisce di ragionare» e Da Rold su Putin vincente in campo illustrato da una sempre intrigante Nardi, e per il secondo giorno con la ristampa aggiornata del mensile Scenari in allegato facoltativo. In manchette il promo con QR code del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno Holgado sulla Nato e Cirillo sui media liberi oscurati dal Cremlino proseguono i Fatti, poi con Duilio Gianmaria sulle armi della propaganda e Moisés Naím da Washington sul clima «altro fronte della guerra» (uscito in inglese su Persuasion 3 giorni fa), La Giornata in 7 news e De Luca sull’assedio di Mariupol con il “Bollettino di guerra” del suo omologo «DMD», Tizian sui «megafoni di Putin» e Faggionato sul panico nei mercati, Edward Luce ancora da Washington e ancora in inglese su Persuasion 3 giorni fa sulle democrazie che iniziano a reagire,

Penati sul tagliare il gas per fermare Putin, ancora Faggionato con un’intervista “classica” (con le domande in neretto) alla sottosegretaria Maria Cecilia Guerra sul centrodestra nella revisione del catasto e infine Di Giuseppe sulla Lega che sabota Draghi in vista delle elezioni. Sara Gentile sul “nuovo” Macron elettorale tra «fervore religioso e rilancio europeo» dà il via alle Analisi, accanto al giurista Della Morte con la collega Francesca De Gregorio sulla Corte penale internazionale in Ucraina, poi 4 lettere (senza risposte) e Antonelli da Milano sui bus di ucraini alla stazione Centrale, Azzollini sull’azione italiana con fondamento anche se «ripudia la guerra»

e i filosofi Mariano Croce & Andrea Salvatore sul «tentativo eversivo» di Mosca, chiudendo la sezione con Giro sulle mosse russe per uscire dall’isolamento. 

La prima inserzione “passante” in questo anno a mezzo di Domani fra le pagine a fronte 12-13 introduce alle “Cose da maschi” di Giammei illustrate da Falzone sugli uomini in canottiera («Da Obama che la indossa sempre alle canzoni dell’infanzia»), concludendo con un estratto da Guarda le luci, amore mio di Anne Ernaux sulla «vita degli altri» che vediamo scorrere negli ipermercati, inframezzato dalla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

In ultima pagina ancora il promo con la copertina di Scenari, che – curiosità che non avevamo notato subito – su carta è completa ma online mostra la parte bassa tutta bianca (evidentemente con una trasparenza che si perde per alleggerire il file in digitale, contro il bianco trasparente del cartaceo per rendere più visibili le scritte). 

Lungo la giornata, oltre all’ormai consueto liveblog sull’Ucraina, altri spunti

e nostre segnalazioni, fino a uno spoiler del diretòr.

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