domenica 6 marzo 2022

L’arte contro la guerra, nuovo “Domani” a 32 pagine

31° Domani cartaceo da 32 pagine (per la cronaca l’11° a 2,50 euro, anche se chi ha comprato i primi 2 facoltativi in edicola per diversi giorni aveva speso la stessa cifra), con una grande iniziativa a sorpresa ad avvolgere il giornale vero e proprio, annunciata ieri sera in un tweet dal diretòr (e da una foto su Facebook da Erler, feticismo supremo che naturalmente abbiamo prontamente twittato), con 16 pagine extra (in numeri romani) di artisti contro la guerra curate dal diretòr con Paparoni: Julian Schnabel, Monica Bonvicini, Francesco Clemente, Antony Gormley, Peter Halley, Anish Kapoor, Oleg Kulik, Jason Martin, Robert Longo, Mimmo Paladino, Joana Vasconcelos, ancora Schnabelk, Paola Pivi, Wang Guangyi e Andrei Molodkin, conclusi da una postfazione dei curatori («Il compito dell’arte è dare forma a quello che noi non sappiamo esprimere») e i profili dei «Quattordici artisti che rifiutano il silenzio», anche se «Alcuni hanno preferito declinare l’invito poiché ritengono che ci sono responsabilità da entrambe le parti in conflitto. Da parte nostra non avremmo avuto difficoltà ad accogliere opinioni dissonanti: la guerra combattuta sul campo con troppa facilità diventa scontro di civiltà e culture». A prescindere dai tempi ristretti (che pure contano) con cui è stato confezionato il numero, si tratta a tutti gli effetti di un grande risultato – «quotidiano del giorno», ha scritto qualcuno (miglior iniziativa editoriale italiana finora, aggiungiamo noi: altro che le sovracoperte simil-bandiera ucraina di alcuni quotidiani qualche giorno fa: rispettabilissime, ma di sforzo davvero imparagonabile) – per un numero davvero da collezione.

La prima del Domani vero e proprio vede ancora i richiami in alto, a Runci sull’Eni, Casadio sui No-vax ora pro-Putin e Pezzali sulla nuova Sally Rooney, poi un editoriale di Felice sul compromesso «che può ancora evitare il peggio» e un’apertura di Preziosi sulla piazza pacifista «contro Putin ma anche contro le armi agli ucraini». In manchette riecco il FAI, ma incredibilmente – non sia mai che si tolga l’inamovibile Meteo! – nessun riferimento al supplemento mensile Scenari appena ristampato e in abbinata facoltativa a 1,30 euro fino a venerdì... 

All’interno La Giornata in 7 news e Holgado sulla guerra con in calce “La situazione sul campo” come «Y.H.H» (senza il terzo puntino e con diverso occhiello dal collega «DMD»...) proseguono i Fatti, poi ancora con Holgado sulla crisi umanitaria e Cocco sulla Cina «ingannata» che vuol fermare la guerra, Iannaccone sui ritardi del governo che «bloccano quasi tre miliardi» e il neo 95enne Formica su Putin «Dall’utopia alla distopia, è la fine dell’Ottobre», Pisauro sulle storture che rendono la riforma del catasto «giusta e inevitabile», la politologa Denise Dressler sui «prossimi passi per creare l’alleanza anti Putin» proposti in inglese su Persuasion 4 giorni fa, Runci di ReCommon sulle scelte dell’Eni per il gas che «ci consegnano alla Russia» (con trafiletto sul viaggio di Di Maio in Qatar),

Cotugno con “Areale” sul trattato contro l’inquinamento da plastica e infine 2 pagine splendide di De Luca & Teoldi con infografiche e didascalie sui primi 10 giorni di guerra. 3 lettere (senza risposte) e Assael di LechLechà sul risorgere dell’archetipo di Caino e Abele («La Genesi del conflitto») danno il via alle Analisi,

poi con il “Diario europeo” di Saraceno e Giro sulle divisioni per l’Africa all’ONU, concludendo con Casadio sul nuovo amore dei No-vax che ora tifano Putin. 

La pagina degli editor apre le Idee con “La posta del cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (con il caratteristico tocco di rosso nel titolo, e il ritorno di quello sotto al disegno a mo’ di dida, così come il disegnino delle letterine...)

accanto alla classifica settimanale dei libri commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna, poi con una pagina e mezza di Scarpa sulla censura verso gli artisti russi con l’incredibile caso di Paolo Nori (con mini-trafiletto ad hoc) splendidamente illustrata da Campagna, l’esordio del critico Loris Cantarelli (che un corsivo in calce ci dice direttore editoriale della rivista Fumo di China, in quest’anno e mezzo già offerente di 2 articoli a Domani) sul «Perché i manga hanno conquistato il nostro mondo» (ma sul sito non c’è «nostro») e in chiusura Pezzali (con altro gran recupero d’immagini dal repertorio Pixabay) sulla «fabbrica permanente della riflessione» di Sally Rooney nel suo Dove sei, mondo bello che esce martedì. Lungo la giornata, oltre alla triste consuetudine del liveblog sull’Ucraina, altri spunti e nostre segnalazioni.

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