mercoledì 2 marzo 2022

Sovracoperta PPP, un “Domani” a 20 pagine

Domani a 20 pagine, per la sovracoperta a sorpresa su Pier Paolo Pasolini (che sabato compirebbe cento anni e un trafiletto spiega che sarà presentata al Maxxi la ristampa definitiva di Petrolio da domani in libreria) con un geniale ritratto in olio su tela di Tullio Pericoli del 2008, che nella pagina II (in numero romano come tutte quelle della sovracoperta) si sofferma su due ritratti tra una decina pubblicata in omaggio a PPP realizzati «dalla metà degli anni ’80 fino ai giorni nostri», oltre a uno splendido – ça va sans dire, e a tratti risulta davvero imperdibile – articolo di Siti su cosa voleva davvero dire lo scrittore e regista con il suo Petrolio, l’ambizioso romanzo che Pasolini stava scrivendo quando fu ucciso e su cui «circolano alcuni luoghi comuni che però svaniscono alla prova della lettura», «ancora troppo informe perché si possa affermare che sia un capolavoro».

A seguire, la “vera” prima pagina con richiami a De Benedetti sull’Europa in guerra, Signorelli sugli hacker contro Putin, Insolia con Erin Doom, poi un editoriale di Felice sull’alternativa a Putin e una benemerita apertura di Zanchini (che purtroppo è facile immaginare resterà ignorata...) sul non sprecare questa crisi e liberarsi «dal ricatto del gas». In manchette, torna dopo 2 settimane e mezza il promo della newsletter “Areale”. 

All’interno La Giornata in 7 news e De Luca sulla crisi ucraina (con in calce «DMD» sul “Bollettino di guerra”) proseguono i Fatti, poi Preziosi sull’unità nazionale per l’invio di armi e Ricciardi sui piani d’emergenza sul gas, De Benedetti sull’Unione Europea (nata per la pace) che vuol diventare «potenza militare» e Faggionato sull’inevitabile cambio di regole fiscali europee, ancora De Benedetti sull’Ucraina nell’UE «fiction politica per premere su Mosca», Holgado & Tizian su «Come arruolarsi nel battaglione internazionale a difesa dell’Ucraina», Pasquino sulla «grossa differenza tra pacifismo ed equidistanza», Grieco dal Vaticano sul ruolo della chiesa nella mediazione e Balassone sui social chiamati in causa da tutti e che nel mezzo di una guerra «devono schierarsi», ancora Holgado sull’Italia che premiava gli oligarchi ora sanzionati, per chiudere – dopo la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni – con Malan da Milano su «Quanto guadagna davvero l’ad di Stellantis: fino a 220 milioni» e (come «»And. Mal.») sulla «Svolta elettrica con sussidi oppure ci sono i tagli». 

4 lettere (senza risposte) e Pisauro sulla PA che arriva non troppo in buona salute («ma qualcosa si muove») al PNRR aprono le Analisi, con Da Rold da Milano sulle «nostre eterne convinzioni distrutte dalla guerra», Giro su «Chi resta al fianco della Russia?» soprattutto in Africa, finendo con Signorelli sugli hacker Anonymous che hanno dichiarato guerra a Putin, citato anche su Radio 3.

Ferlan in pieno Mercoledì delle Ceneri sul «senso profondo del digiunare dal cibo e dall’eccesso di notizie» dà il via alle Idee,

accanto a De Seta sulle «Telefonate inappropriate nel paese del maschilismo» e un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Insolia a Erin Doom (la scrittrice “creata” da TikTok)

In ultima pagina, la bellissima prima pagina dell’inserto mensile Scenari che torna dopodomani con 2 articoli inediti e mappe aggiornate, classificato come uno Speciale di DopoDomani per non alterare la numerazione, stando in edicola per una settimana a richiesta per poi tornare con il numero 2 da venerdì 18 marzo. 

Lungo la giornata, consueto liveblog sulla guerra, un nuovo podcast (con immagine di copertina bellissima, com’è ovvio essendo anch’essa firmata da Pericoli nel 1995) e altri spunti,

oltre alle nostre segnalazioni.

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