mercoledì 13 aprile 2022

Anche nello spazio per un po’ di guerra (più l’inflazione)

Consueti richiami sotto la testata, a Holgado sulle armi chimiche, Penati su Atlantia e Roghi su Starnone, poi nuovo editoriale di Trigilia (sulle promesse tradite del sistema francese) e apertura del diretòr su Putin (fotografato in visita al cosmodromo di Vostochny nel 61° del volo di Gagarin) che «scommette sull’inflazione per logorare Europa e Stati Uniti». In manchette ancora il bel promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti” (oggi con Seminerio e finalmente dopo qualche giorno il ritorno della scritta sopra al disegno di Pericoli) e ancora segnalazione del supplemento a richiesta DopoDomani nella sola ultima pagina (con la consueta impaginazione meno rigida). 

All’interno La Giornata in 7 news e Ikonomu su Putin in Bielorussia con “Il bollettino di guerra” di Sebastiani proseguono i Fatti, poi con Holgado sulle armi chimiche in Ucraina e le “linee rosse” di Biden, accanto a Di Giuseppe sulla sparatoria a Brooklyn, De Luca ancora in Estonia dalla città di Narva dove anche i russi temono un’altra invasione, Merlo su Renzi che contro Cartabia e Russo da Firenze sulle plusvalenze in Figc («punisce tutti ma senza esagerare»), Trocchia sul peso politico dello Spallanzani e del suo re Vaia, concludendo con Attanasio sul rapporto annuale del centro Astalli sui migranti («L’emergenza continua ci ha fatto rinunciare all’accoglienza»)

e Pasquino sui populisti che «si riconoscono ma fanno fatica a unire le forze»

D’Aprile sugli interessi dell’Algeria dietro al gas e l’esordio su Domani dell’economista Alessandro Rubino sul mercato del gas in Europa («ascesa e declino di una stella») danno il via alle Analisi, poi con Tarchi sugli elettori di Mélenchon nel paradosso di poter far vincere Le Pen, 4 lettere (senza risposte) e l’esordio della ricercatrice Flavia Canestrini se le sanzioni economiche funzionano davvero,

Penati su Atlantia «specchio di una certa idea di Italia e capitalismo» (viziato da una grande foto in bassissima risoluzione: un’infausta “prima volta” per Domani per di più in queste dimensioni...), Cocco sul Covid «diventato un’arma di Xi Jinping per frenare il liberalismo» citato anche a Radio 3 e infine un nuovo articolo “Verso il 25 aprile” (occhiello sempre eloquente) con Acciai su «Quella dimensione europea che univa le resistenze contro i fascismi».

La sezione Idee sta in 2 pagine, con un lungo articolo di Roghi sul volume-raccolta di 4 diari «così veri perché immaginari» La scuola di Domenico Starnone (con un trafiletto sull’opera e finalmente nessun riferimento alla teoria su Elena Ferrante) illustrato dal neo 38enne Campagna e una colonna di Arcangeli ancora sullo schwa (perfino in corsivo nel titolo, anche se esiste sempre l’italiano scevà). 

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina e quello sull’attacco a New York, altri spunti

e nostre segnalazioni.

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