martedì 12 aprile 2022

E intanto in Europa il fronte sovranista si sfalda

Dopo due giorni di fila oggi niente sorprese in prima, con richiami in alto a Holgado su Mariupol, Tarchi sulla Francia e Ferri sulle serie tv, un editoriale di Cipolletta (il primo, per lui) sui «contratti più brevi per gestire l’inflazione» e l’apertura di Merlo sul centrodestra francese e italiano. In manchette ancora il bel promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti” (oggi con Lacetera) e ancora segnalazione del supplemento a richiesta DopoDomani nella sola ultima pagina (con impaginazione “movimentata”). 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Holgado sull’Ucraina con “Il bollettino di guerra” della Redazione proseguono i Fatti, poi De Luca (partito venerdì scorso) da Tapa in Estonia apre una serie di articoli sui «prossimi sulla lista di Putin» — peraltro entrando alla grande (dato che presumibilmente lo rifarà ogni giorno) nel limitatissimo gruppo di autori unici di un articolo e foto corrispondente su Domani: Valerio Nicolosi il 9 gennaio 2021, Martha Rosler il 12 gennaio, Jonathan Bazzi il 13 febbraio, Timothy Greenfield-Sanders il 2 marzo e Selvaggia Lucarelli l’1 febbraio 2022 — a cui segue ancora «Y.H.H.» sugli investimenti verdi promessi da Draghi «in cambio di gas algerini» e Ricci sugli appuntamenti settimanali di “Domani a palazzo” con immagine-logo di Campagna stretta ancora con «Y. H. H.» (che acquista gli spazi dopo i puntini) e Di Giuseppe sui questionari Ue consegnati a Georgia e Moldavia, De Benedetti (ieri sera per mezz’ora su Rai News 24) ancora a Parigi sui giovani «e la sinistra in trappola» e Bragantini sul «tesoro che i Benetton non dovevano avere» (Atlantia, nello specifico),

Cappon sul caso Regeni (citata anche nel podcast “Morning”) e Martini sull’Enit che raddoppia i dipendenti con i soldi del PNRR per il turismo (ma guarda), chiudendo con la quinta puntata dell’inchiesta di Casadio sul «modello Argentina per l’operazione Sputnik» e un’altra colonna del diretòr dopo la scomposta intervista a Giletti di Conte (che «potrebbe leggere Domani invece che minacciarlo»).

6 lettere (senza risposta, fra cui una simbolica ma probabilmente condivisa da molti... noi compresi)

e Azzollini sul voto di fiducia sulla riforma fiscale («mina gli equilibri costituzionali») aprono le Analisi,

poi con Tarchi su «Veramente Macron ha già vinto contro Marine Le Pen?», concludendo con Lucarelli sul lockdown a Shanghai che sa di politico più che sanitario.

Lo storico Paolo Pezzino (con il ritorno del trafiletto biografico) su «Le tante resistenze diverse che hanno liberato l’Italia» avvia le Idee, poi con il ritorno di Anna Ferri su come «Le serie tv hanno rivoluzionato l’eroina contemporanea» e infine il critico Federico Gironi sul cinema che «si accorge dei gay ma lo fa attraverso un filtro». 

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina e quello su New York, altri spunti e segnalazioni,

con il diretòr che torna a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale).

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