domenica 12 giugno 2022

Alle urne, ma senza esagerare (siamo italiani, dopotutto)

160° Domani dell’anno (e 625° di sempre) con richiami al deputato Enrico Borghi, il sociologo Edoardo Novelli e la divina Marchesi, editoriale di Trigilia sulle nuove sfide per la politica dopo le mosse della Bce e apertura di Merlo sui referendum «già falliti per il cinismo e i pasticci della Lega». In manchette il promo con QR del podcast del diretòr “Appunti” (in pausa weekend), ancora senza segnalazioni cartacee dei supplementi mensili a richiesta Finzioni (32 pagine) e DopoDomani a fumetti (16 pagine), ma solo del settimanale Scenari (20 pagine) in ultima pagina. 

All’interno La Giornata in 7 news e De Luca sugli ucraini con l’alter ego «DMD» sul “Bollettino di guerra” con vor den Leyen a Kiev proseguono i Fatti, poi con il «reportage dalle strade della guerra» di Borghi del PD «Tra dominio e annientamento», Bolzoni da Palermo sulla campagna elettorale mafiosa che «fa incontrare domanda e offerta» (con il candidato sindaco Lagalla in un’altra «Elaborazione grafica Domani» non dichiarata ma praticata)

accanto a Codogno sull’ambiguità della Bce che «può riportare i mercati al 2011», ancora De Luca (che quasi eguaglia i 3 articoli delle colleghe come un po’ più di ieri) sui biglietti aerei di Salvini e Sebastiani sul rispolvero dell’antieuropeismo pre-elezioni,

Deaglio da San Francisco sul processo al colpo di stato divenuto – chi l’avrebbe mai detto? – «un grande show in tv», per chiudere con il costituzionalista Andrea Morrone sul «declino dei referendum diventati strumento dei partiti», tema a cui ha dedicato il suo La repubblica dei referendum

2 belle pagine di Novelli sul tema del suo nuovo libro I manifesti politici aprono le Analisi,

poi con 4 lettere (senza risposta) e “Il cannocchiale” di Risso sulle ricchezze in mano a pochi, di fronte a Urbinati sulla «favola bella della meritocrazia che giustifica la disuguaglianze», finendo con RAV alias Ventura sugli stereotipi di genere «solidi nonostante gli sforzi» illustrato “bambinescamente” da Campagna e “Genitori e non solo” di Pezzali (rubrica tornata con il nome consueto...) sul vestirsi per andare a scuola «tra mode e ipocrisia del pudore». La divina Marchesi su Netflix (e le altre piattaforme) per colpa del quale «il cinema non ci piace più come prima» apre le Idee illustrata da un bellissimo Campagna, poi con Frangi sulla grande mostra di Donatello a Firenze, concludendo con la pagina degli editor insieme a “La posta del cuore” curata da Pilotti e illustrata da Campagna (compreso il caratteristico tocco di rosso nel titolo, quello sotto al disegno a mo’ di dida e il disegnino delle buste) tornata a sviluppo verticale con una delle immagini più romantiche di sempre – ovviamente, coinvolgendo Venezia (la città, non la reporter musicale milanese) –

e “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi (con l’immagine-logo di Campagna e il ritorno dell’occhiello usuale...). 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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