sabato 11 giugno 2022

Domani si vota, anzi un po’ sì e un po’ no

Endorsement referendario del diretòr con un editoriale su «il diritto di non andare a votare», accanto a un’apertura di Salvatore Vassallo sugli schieramenti alle amministrative e in calce i richiami a De Luca & Di Giuseppe, Penati e Venezia. In manchette il promo con QR del podcast del diretòr “Appunti” (in pausa weekend), senza alcuna segnalazione dei supplementi mensili a richiesta Finzioni (32 pagine) e DopoDomani a fumetti (16 pagine), né del settimanale Scenari (20 pagine), che basterebbe indicare in una sola riga... 

All’interno Preziosi sulla prova dei partiti con «La sfida fra PD e FdI per essere il primo partito» (seppur impropriamente, essendo elezioni amministrative e senza le grandi città) e come «Da. Prez.» sugli impresentabili secondo l’Antimafia proseguono i Fatti, poi con La Giornata in 7 news e De Luca sulla guerra sempre più caotica con «DMD» sul “Bollettino di guerra”, ancora De Luca (che sfiora così i 3 articoli a ridosso della tripletta di Merlo di ieri) con Di Giuseppe sulla smentita di Gabrielli riguardo a liste di “putiniani d’Italia” e ancora il diretòr sul «disinformarci benissimo da soli», Pugliese sul «vero pericolo» dei propagandisti russi, Merlo sul femminicidio di Vicenza e «Il cortocircuito tra giustizia civile e penale» che cancella la violenza sulle donne, per poi come «Giu. Me.» riassumere il dibattito sul referendum sul voto agli avvocati per valutare i magistrati, chiudendo con De Benedetti sulla sinistra ecologista che «fa tremare la monarchia assoluta di Macron» 

e Raimo sul «manifesto del “tipicismo”» per il Grana padano della Lega

Romanelli sul referendum «solo un’altra arma della battaglia tra popolo e parlamento» apre le Analisi sopra la mini-sezione Enti Pubblici & Istituzioni, poi con 2 lettere (di cui la prima è un lungo Diritto di replica dall’Enit, a risponde per mezza colonna Martini) e il ritorno dopo 2 mesi del duo Beria & Debernardi sui calcoli sbagliati del governo sull’Alta velocità, Penati sulle domande a cui la Bce deve ancora rispondere («Debito, spread e Italia»), Erler sulla valanga via Twitter al Washington Post e Roghi su quando si parla «sempre di droghe con stupefatta circospezione» a proposito del libro a tema del Post italiano.

Per le Idee tornano 2 articoli su 2 pagine, con Annalia Venezia da Milano sulle notti del Salone del mobile (in milanese Design Week) «quando le luci si spengono» e Stefano Miliani da Santomato (PI) sulla Collezione Gori alla Fattoria di Celle. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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