venerdì 3 giugno 2022

Metti uno “Scenari” sulla transizione ecologica

100° giorno (e notte) di guerra con richiami in prima a Merlo, Signorelli, Siti, editoriale di Ignazi sul «vero problema con i soliti putiniani» e apertura di Ricciardi sui partiti che vogliono Salvini in parlamento. In manchette il promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti”, mentre continua l’assenza di segnalazioni cartacee del supplemento mensile a richiesta Finzioni (32 pagine in edicola da metà mese per quattro settimane) e oggi perfino del nuovo supplemento settimanale Scenari (20 pagine in edicola come ogni venerdì per una settimana), mentre in ultima pagina si lancia il nuovo supplemento mensile DopoDomani a fumetti che esce domani. Con tre supplementi oltre al quotidiano, sarebbe davvero ora di aggiungere una riga sotto la testata per segnalarli in uno spazio (molto) contenuto ogni giorno, come qualsiasi quotidiano... 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Sebastiani sulla Danimarca nella difesa comune Ue con “Il Bollettino di guerra” (consueto occhiello che pressoché ogni giorno perde e acquista l’articolo «il» e cambia qualifica tra «militare» e «di guerra»...) proseguono i Fatti, poi con Da Rold da Milano sul ritorno alle dichiarazioni di Merkel (glissando sulle indulgenze verso Putin) e Giro sulle «trattative prudenti per superare lo stallo», Preziosi su Mattarella nel ritorno alla parata del 2 giugno e Ogno di ReCommon sulla svolta di Sace («così poco verde che c’è anche l’Eni»),

ancora Sebastiani sul Giubileo di platino britannico, l’avvocato penalista Loredana Violi sulla «Storia di una rivoluzione mai iniziata per i malati psichiatrici» e un trafiletto sulle inchieste “partecipate” sostenute dai lettori, l’ennesima grandiosa pagina di Teoldi sulla «veloce campagna vaccinale che lascia indietro i Paesi poveri»,

quasi 2 pagine di Merlo sui 5 referendum su cui si vota fra due domeniche (con trafiletto delle posizioni in campo), concludendo con due colonne del rientrante Panarelli da Milano sul fronte contro la base Nato nel parco di Coltano (PI). 

5 lettere (senza risposte) e RAV alias Ventura sul processo mediatico Depp-Heard aprono le Analisi, poi con Signorelli sull’addio di Sandberg a Meta nel momento peggiore dell’azienda di Facebook, D’Aprile sugli interessi di Russia e Turchia «dietro la missione navale per sbloccare il grano ucraino» e infine Cocco su «L’alleanza flessibile che rende Mosca e Pechino più vicine». 

Gancitano su «L’idea codificata di bellezza» che occupa il nostro spazio sociale apre le Idee,

poi con Siti sull’autofiction che «può essere politica quanto il romanzo sociale»
e in chiusura (come lui tra gli invitati a New York da lunedì 6 a mercoledì 8 per il festival di narrativa italiana “Multipli forti”) Teresa Ciabatti su come «una storia personale diventa di assoluta finzione».

Allegato a richiesta per una settimana da oggi a 2,50 euro (confermando la grafica con la testata madre Domani e i 3 richiami come il quotidiano, tornati in calce: a Mounk, Perteghella e Terzi), il 10° supplemento Scenari “mensile per ora solo nel nome” (a cui si aggiungono la ristampa aggiornata del primo e un Dossier che in pratica raccoglieva i primi due, anche se per l’errore del doppio n.5 viene indicato con il n.9...), ancora settimanale seppur sempre indicato come «mensile» (ormai ufficialmente curato dal caporedatòr Ferraresi, e anche stavolta senza l’editorialista principe Fabbri instancabilmente in tv, anche se proprio oggi lo Speciale TGla7 si ferma) su “La transizione ecologica è rimandata” con una gran foto che richiama significativamente la bandiera ucraina, purtroppo ancora senza foto finale in quarta di copertina ma con le consuete infografiche («I dati di Scenari») e i sempre apprezzati suggerimenti «Per capire» con l’indicazione di tre libri, due podcast e un fumetto. 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con i brevi trafiletti biografici degli autori) di Alex Trembath & Seaver Wang (uscito in inglese su Persuasion quasi un mese fa), una lunga intervista “classica” (con le domande in neretto) da 3 pagine di Yascha Mounk al giornalista esperto David Wallace-Wells (in inglese sn Persuasion poco prima e pure in audio), Perteghella, il ricercatore Raffaele Ventura (che potrebbe sembrare ma non è RAV), Giro, l’analista Raimondo Fabbri (senza capelli come l’omonimo Dario ma con la barba) e il collega Marco Giuli, Penati (malauguratamente senza sommarietto, in uno stranissimo unicum finora...), Cotugno, Angelo Colombini (segretario confederale Cisl), Manlio Graziano, un estratto tradotto da Growth for Good di Terzi, infine Strazzari e Borsari, più 3 mappe di Mazzali e una del collega Mannucci.

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina (e al diretòr tornato a Washington per la riunione del gruppo Bilderberg dopo il primo invito 3 anni fa, oltre a una sua puntata di Wikiradio di 2 anni prima) altri spunti e nostre segnalazioni.

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