sabato 4 giugno 2022

Con una guerra lunga, riecco un “DopoDomani” a fumetti

Richiami alti a Martini, Lucarelli e Insolia, editoriale di Pasquino sulla gradualità delle sanzioni e apertura del diretòr (da Washington dove in questi giorni segue nuovi incontri del gruppo Bilderberg) sulla guerra lunga che costringe Usa e Nato a cambiare i piani, con foto di Biden. In manchette per la prima volta dal 31 marzo non c’è il promo del podcast “Appunti” ma il ritorno di Emergency, mentre continua l’assenza di segnalazioni cartacee del supplemento mensile a richiesta Finzioni (32 pagine in edicola da metà mese per quattro settimane) e perfino del nuovo supplemento settimanale Scenari (20 pagine in edicola come ogni venerdì per una settimana), a ovvio vantaggio in ultima pagina del nuovo supplemento mensile DopoDomani a fumetti curato da Sonno. Con tre supplementi oltre al quotidiano, continuiamo a chiederci perché non aggiungere una riga sotto la testata per segnalarli ogni giorno, come qualsiasi giornale... 

All’interno La Giornata in 7 news e De Luca sul primo bilancio di cento giorni di guerra, poi con Da Rold da Milano sulla crisi del grano che ha già reso mondiale la guerra e Caselli sul «processo impossibile» dell’Ucraina nell’UE, De Benedetti sulla strategia europea di Orbán («infiltrare il Ppe e usare Novak») e Muzio sul discorso di Biden contro le armi che «non cambierà nulla», Martini sull’aereo fantasma di Ita Airways e Holgado sulle relazioni di Salvini con i russi giunte all’Europarlamento, Preziosi sul sindaco Gualtieri da Roma in aiuto del candidato Petrangeli a Rieti e Di Giuseppe su Gelmini alle regioni del nord «con l’esca dell’autonomia», Giro sulla debolezza della lira turca che spinge Erdogan a intervenire in Siria, chiudendo dopo 4 mesi con altre 2 pagine in collaborazione con la piattaforma Ereb (che improvvisamente su Domani acquista la maiuscola), firmate da Arshu John & Maria Matskevich da Copenaghen sugli stupri delle donne danesi che «incrinano il mito della parità» scandinava.

Lucarelli da Milano sulla verità «diventata un pantano» nel processo Heard-Depp (che naturalmente lei mette prima con il nome della donna) apre le Analisi, poi con Penati sul «motore rotto» della globalizzazione, chiudendo con 5 lettere (senza risposta)

e Bragantini nel dibattito sulle colpe delle imprese «quando i migliori laureati decidono di lasciare l’Italia»

“Cose da maschi” di Giammei illustrato da Falzone sulla «contraddizione dei gioielli» apre le Idee, poi con un’intervista “classica” di Insolia a Irene Graziosi

e infine De Seta sul «lieve sentimento del vivere nei dipinti di Hesse». 

Allegato a richiesta, dopo un mese ecco il 32° DopoDomani cartaceo e digitale (dei 39 finora realizzati, anche se dopo i primi esperimenti... saltuari sotto la testata si dice “Speciale 36”), sul tema «La cura» a un anno dalla scomparsa di Franco Battiato, il 7° tutto a fumetti e il 5° curato da Michela Rossi in arte Sonno, di nuovo con copertina disegnata dalla stessa curatrice e i nomi degli autori riportati nel dettagliatissimo sommario completo di biografie in ultima pagina sopra il colophon e sotto una manciata di righe che spiegano il tema (e stavolta “La cura” è scritto con l’articolo come in copertina...): un nuovo plauso alla Redazione per la scelta, che sembra in effetti definitiva. 

All’interno 8 autori in storie in ordine cronologico di Louseen Smith, Joe1 (all’anagrafe Roberta Muci), Nova Sin, Serena Schinaia, Cristina Portolano, Luca Ralli, Gianluca Giovannini in arte Giangioff e la stessa Sonno. 

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina (che al contrario dello Speciale TGla7 di Mentana prosegue), altri spunti e segnalazioni.

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