sabato 10 settembre 2022

Ultimo sondaggio e nuovo “DopoDomani” gratuito

Dopo un’inedita settimana di fila con richiami in calce, tornano sotto la testata a Preziosi, Penati e a sorpresa – smentendo le nostre previsioni (ovviamente ne siamo solo felici, anzi vorremmo altre sponsorizzazione così ogni giorno!) – un DopoDomani inserto gratuito di 16 pagine sul Romaeuropa festival, poi un inconsueto unico editoriale-apertura del diretòr (non succedeva dal 22 marzo, con la richiesta dell’Ucraina in UE) sulla chiusura dei sondaggi ed elezione già decisa senza «Piano B a sinistra», con un’ottima infografica e in manchette il countdown più il solito promo di Cibo (e in ultima quello del nuovo Scenari, disponibile da ieri). 

All’interno “Forse non tutti sanno che” e Merlo sulle restituzioni (in calo) del M5s al terzo settore proseguono i Fatti, poi con De Benedetti su Mattarella (nientemeno) ribelle ai ritardi sul price cap imposti dalla Germania e Faggionato sull’autunno caldo «in Europa tra debito e gas», Preziosi su Letta «assediato da i suoi» e Iannaccone sulla fine dei fondi per gli spot gratuiti che «mina la par condicio», ancora Preziosi con un’intervista “classica” (con le domande in neretto) al neo sindaco veronese Damiano Tommasi, Casadio sulla quarta dose «qualunque sia», Balassone sul controllo dei social («le dimensioni dei Paesi contano»), La Giornata in 7 news con Giulia Moretti che ha benevolmente scippato all’appassionata Merlo il reportage sul primo discorso di re Carlo III e – dopo l’inserto DopoDomani, di cui parliamo più avanti – la chiusura con Meletti sul battere cassa «come i Benetton» dei fondi privati di Autostrade e Cotugno da Milano su «Come fermare davvero i jet privati che inquinano». 

4 lettere (senza rispostr) e Romanelli sul «complicato nesso fra energia e democrazia» avviano le Analisi, poi con Penati sui tre spettri «che aleggiano sull’economia del mondo» (cioè Stati Uniti, Europa e Cina), la quinta puntata (anche se non è indicata...) della notevole inchiesta di Roghi sulle droghe in Italia con trafiletto che rilancia la palla chiedendo pareri ai lettori

e infine la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Felice sul «Far sentire le voci dei dissidenti» che «nel mondo libero è vitale» sul libro Dissidenti

e RAV alias Ventura ben contento di essere smentito nel suo odio sul graphic journalism dall’edizione italiana de La Revue Dessinée uscita in crowdfunding (con la per lui consueta coda polemica su Twitter...).

Inserto gratuito a sorpresa con numerazione romana delle pagine, il 36° DopoDomani cartaceo e digitale (dei 43 finora realizzati, anche se dopo i primi esperimenti saltuari sotto la testata si legge “Speciale” dopo i due n.38 dell’estate e più i due n.39 con la testata Fumetti...), dal titolo molto più originale del precedente «Il potere della musica», sul 37° Romaeuropa festival aperto l’8 settembre e fino al 20 novembre con 80 spettacoli in diversi luoghi della capitale (in cui saranno presumibilmente distribuite copie gratuite del DopoDomani stesso, oltre che all’Auditorium Parco della Musica). 

All’interno articoli inediti con relativo trafiletto di Piccinini, un’intervista “classica” del musicologo Guillaume Kosmicki al direttore Jean-Luc Plovier della Ictus ensemble, la violista Emyl Stam, la coreografa Robyn Orlin, l’ormai classico poster-manifesto del festival al centro del giornale come l’anno scorso firmato dallo studio di Stefano Mistaker (seppur non indicato da nessuna parte...), un’intervista “classica” della muziektheater transparant Patricia Van de Velde al regista Benjamin Abel Meirhaeghe, una dell’ufficio stampa del festival Matteo Antonaci agli attori attivisti Elasi e Pietro Turano e infine un’altra sempre di Antonaci alla coreografa Maud Le Pladec. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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