All’interno “Forse non tutti sanno che” e Merlo sulle restituzioni (in calo) del M5s al terzo settore proseguono i Fatti, poi con De Benedetti su Mattarella (nientemeno) ribelle ai ritardi sul price cap imposti dalla Germania e Faggionato sull’autunno caldo «in Europa tra debito e gas», Preziosi su Letta «assediato da i suoi» e Iannaccone sulla fine dei fondi per gli spot gratuiti che «mina la par condicio», ancora Preziosi con un’intervista “classica” (con le domande in neretto) al neo sindaco veronese Damiano Tommasi, Casadio sulla quarta dose «qualunque sia», Balassone sul controllo dei social («le dimensioni dei Paesi contano»), La Giornata in 7 news con Giulia Moretti che ha benevolmente scippato all’appassionata Merlo il reportage sul primo discorso di re Carlo III e – dopo l’inserto DopoDomani, di cui parliamo più avanti – la chiusura con Meletti sul battere cassa «come i Benetton» dei fondi privati di Autostrade e Cotugno da Milano su «Come fermare davvero i jet privati che inquinano».
4 lettere (senza rispostr) e Romanelli sul «complicato nesso fra energia e democrazia» avviano le Analisi, poi con Penati sui tre spettri «che aleggiano sull’economia del mondo» (cioè Stati Uniti, Europa e Cina), la quinta puntata (anche se non è indicata...) della notevole inchiesta di Roghi sulle droghe in Italia con trafiletto che rilancia la palla chiedendo pareri ai lettori
Uno slogan femminista recita: Rape is about power, not sex. Ecco. Allo stesso modo occorre essere molto chiari: lo stupro ha a che vedere con la cultura delle persone che lo compiono e non con le droghe che prendono o fanno prendere a qualcun altro. @DomaniGiornale@StefanoFeltri pic.twitter.com/pqRzD41f9o
— Vanessa Roghi (@VaniuskaR) September 10, 2022
e infine la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni.
Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Felice sul «Far sentire le voci dei dissidenti» che «nel mondo libero è vitale» sul libro Dissidenti
e RAV alias Ventura ben contento di essere smentito nel suo odio sul graphic journalism dall’edizione italiana de La Revue Dessinée uscita in crowdfunding (con la per lui consueta coda polemica su Twitter...).I diritti umani nascono in Occidente, ma sono una aspirazione universale. Perché dobbiamo conoscere le voci dei dissidenti, cosa dobbiamo fare per promuovere una "globalizzazione dei diritti". La mia recensione del libro di @GianniVernetti , "Dissidenti".https://t.co/RMvzQHI7TH pic.twitter.com/mSZmCfd6Dd
— Emanuele Felice (@emanuelefelice2) September 10, 2022
Raffaele Alberto Ventura odia il #graphicjournalism, ma forse siamo riusciti a fargli cambiare un po' idea 😎
— La Revue Dessinée Italia (@RevueDessineeIT) September 10, 2022
Ne parla oggi su @DomaniGiornale ! pic.twitter.com/6vU3XEa3HN
Inserto gratuito a sorpresa con numerazione romana delle pagine, il 36° DopoDomani cartaceo e digitale (dei 43 finora realizzati, anche se dopo i primi esperimenti saltuari sotto la testata si legge “Speciale” dopo i due n.38 dell’estate e più i due n.39 con la testata Fumetti...), dal titolo molto più originale del precedente «Il potere della musica», sul 37° Romaeuropa festival aperto l’8 settembre e fino al 20 novembre con 80 spettacoli in diversi luoghi della capitale (in cui saranno presumibilmente distribuite copie gratuite del DopoDomani stesso, oltre che all’Auditorium Parco della Musica).
All’interno articoli inediti con relativo trafiletto di Piccinini, un’intervista “classica” del musicologo Guillaume Kosmicki al direttore Jean-Luc Plovier della Ictus ensemble, la violista Emyl Stam, la coreografa Robyn Orlin, l’ormai classico poster-manifesto del festival al centro del giornale come l’anno scorso firmato dallo studio di Stefano Mistaker (seppur non indicato da nessuna parte...), un’intervista “classica” della muziektheater transparant Patricia Van de Velde al regista Benjamin Abel Meirhaeghe, una dell’ufficio stampa del festival Matteo Antonaci agli attori attivisti Elasi e Pietro Turano e infine un’altra sempre di Antonaci alla coreografa Maud Le Pladec.
Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.
Ieri è uscito uno dei paper scientifici più spaventosi dell'anno: cinque punti di non ritorno per la Terra sono possibili già con aumento delle temperature tra 1.5°C e 2°C, +0.3°C rispetto a dove siamo ora e dentro i parametri dell'accordo di Parigi. https://t.co/GDjvmaAads
— Ferdinando Cotugno (@FerdinandoC) September 10, 2022
La P2 e Carlo Alberto dalla Chiesa.
— Attilio Bolzoni (@atbolz) September 10, 2022
Il suo nome non è mai stato trovato negli elenchi di Licio Gelli, solo una domanda d'iscrizione "in sospeso”.
Le indagini dei giudici, l'interrogatorio del generale.
Sul Domani nel Blog Mafie dal libro “Uomini Soli“https://t.co/XAYfihcU3s
eh no, ci vediamo ancora domattina coi vincitori e i saluti... e poi la grande fuga da venezia (l'altra)
— Annalia Venezia (@annaliavenezia) September 10, 2022
ma è comunque giunta sul podio, tra i due “runners-up” dietro al vincitore!
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) September 10, 2022
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