domenica 18 dicembre 2022

Esercizio provvisorio non ufficiale (ma già nel governo)

Domenica fredda seppur assolata che inizia con editoriale di Urbinati (che purtroppo usa «Quatargate», e pure con la U...) sui partiti deboli e lobby forti a Bruxelles, apertura di Iannaccone sugli aiuti alle fondazione amiche (con la Serie A che torna ad acquistare la S maiuscola...) e fotonotizia di Tourn con la suora vittima di padre Rupnik, richiami in calce a Preziosi, Saraceno e Frangi, manchette con QR code aggiornamenti e promo abbonamenti. 

All’interno sempre doppia La Giornata in 2 mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (purtroppo con la sottotestatina centrata tra le due colonne, che proprio non si può vedere...) con in mezzo ancora Iannaccone sulle spese aumentate alla Camera e Cocco sulla scommessa di rilancio cinese nel 2023 «Covid permettendo» proseguono i Fatti, poi la clamorosa intervista “classica” (con le domande in neretto) di Tourn nell’inchiesta sostenuta dai lettori (con trafiletto ad hoc) alla suora (oggi ex) vittima di Rupnik e quella (a suo modo, non molto meno clamorosa) di Preziosi al sempre pacato Paolo Flores D’Arcais («Dopo Berlinguer, quella degli ex Pci è una storia criminale», ancora con «Qatargate» ma senza U...) Cecilia Ferrara sul fondo per i lavoratori dello spettacolo sparito dalla manovra e Sinisi sulla perniciosa retorica del «guerriero» Mihajlović,

concludendo con altre 2 pagine di Pellizzari da Łosośna Wielka in Polonia al confine con la Bielorussia sulla nuova “cortina di ferro” contro i migranti africani. 

4 lettere (senza risposte) e “Il cannocchiale” di Risso sulla «perdurante crisi delle élite» «macigno sul futuro del Paese» aprono le Analisi, poi con D’Aprile su Erdogan a cui contro gli oppositori è rimasta solo la pressione giudiziaria e “Genitori e non solo” della sempre twittarolissima Pezzali,

il “Diario europeo” di Saraceno concludendo con la prima di 12 pagine su “il 2022 in foto” in 5 immagini di gennaio. 

La pagina degli editor apre le Idee, con “La posta del cuore” di Pilotti sempre ben illustrata da un grande Campagna (compreso il caratteristico tocco di rosso nel titolo, quello sotto al disegno a mo’ di dida e il disegnino di una sola busta, anche se le lettere sono due: una scelta o disattenzione feticisticamente sempre fastidiosa...)

e “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna, chiudendosi con Frangi sull’arte antica dove il reimpiego «è una forma di resurrezione». 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

Nessun commento:

Posta un commento