mercoledì 15 novembre 2023

«Lo sciopero è sempre un sacrificio» (e anche altro)

315° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Pasquino su «quella ferita a un diritto costituzionale» e Pellegrino sulla destra che per l’ambiente «non sta con il popolo», apertura in taglio alto di De Benedetti e Preziosi sullo sciopero, fotonotizia di Cittadini, Cocco, Costa e Da Rold sul «paradosso della crisi» tra Netanyahu e Abu Mazen, richiami in calce a Malagutti su Giorgetti e Pil in ribasso, Rocchi sull’ecoansia e Croce sul «Veniamo tutti da un utero» e nella doppia manchette l’ormai abituale inserzione della Fondazione TOG

All’interno «Da. Prez.» e Pasquino proseguono i Fatti, un’intervista domanda-risposta di Preziosi a Cofferati (riesumato dai giornali dal suo buen retiro a ogni sciopero...) accanto a De Benedetti, le colonne riunite “Italia e Mondo” di fianco a Merlo, Iannaccone e Di Giuseppe, Trocchia e Ricciardi, Malagutti da Milano e Alfredo Roma, Da Rold da Milano e Carlotta Cittadini, un’altra intervista domanda-risposta di Cocco al sinologo Maurizio Scarpari accanto a Costa, per chiudere con Grieco (indicato da Roma anziché come suo solito dal Vaticano, ma come sempre è quasi un calembour). 

La psicologa Giulia Rocchi e Azzollini avviano le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) di fianco all’editoriale interno di Pellegrino, per finire con Russo da Firenze e il vicedirettò Carotenuto. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Croce sull’utero che nonostante la comune origine «ci mette ancora a disagio» e RAV alias Ventura sul nuovo Stacy (insieme a backlash in corsivo nel titolo!) di Gipi. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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