martedì 19 marzo 2024

Chi festeggia la vittoria (senza gara) di Putin, chi si altera

Oggi incipit-anteprima di Urbinati su Einaudi e la differenza tra demagogia e democrazia e di Marzano sulla «deriva dell’università senza più libri», apertura in taglio alto firmata Di Giuseppe, Holgado, Iannaccone, Malagutti e Preziosi sulla festa di Salvini per la vittoria di Putin e l’ira di Meloni nel governo, fotonotizia di Trocchia su altre violenze e torture con l’arresto di 10 agenti, richiami sempre in calce a Morini sul senso del rito elettorale in Russia, Bianchi sui negazionisti del clima che spostano l’onere della prova, Bazzi sul potere salvifico dell’immaginazione nel nuovo romanzo di Ginevra Lamberti, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Malagutti da Milano e Holgado proseguono i Fatti, poi Iannaccone e l’editoriale interno di Urbinati, Preziosi e Di Giuseppe, Trocchia, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Zini, Bolzoni, Morini e un articoletto di Redazione (dopo diversi mesi che non si vedeva la firma generica), Legorano da Re’im in Israele (con la parentesi che inizia purtroppo come quasi sempre su Domani senza lo spazio dopo la città...) e Muzio da Milano, per chiudere con Peloso e Assael. 

Marzano e Bianchi aprono le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) accanto all’intervento di Barbara Pollastrini, concludendo con Ciriello. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Walter Mariotti (senza ulteriori indicazioni) e Bazzi su Il pozzo vale più del tempo di Lamberti con trafiletto ad hoc. 

In ultima pagina, ancora il promo con QR code del supplemento a richiesta Finzioni

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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