sabato 20 aprile 2024

E finalmente, sull’Iran Biden piega Netanyahu

Oggi incipit-anteprima di Riva sul «passatempo pericoloso» del fingere di far la guerra e di Grandi su «come fermare la capocrazia di Meloni» (definita peraltro «tigre di carta»), fotonotizia di Da Rold e Guolo sul contrattacco “morbido” di Israele, apertura in taglio basso di Malagutti & Tizian sulle manovre spericolate per salvare Santanchè («serve un milione»), consueti richiami in calce a Malan su tutti i guai di Elon Musk, Cirant sull’aborto e regioni di centrodestra, Tornielli sul nuovo album di Taylor Swift (con cui l’artista «fa i conti con la propria fama»), più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Guolo apre i Fatti, poi Da Rold da Milano e “L’editoriale” interno di Riva, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Muzio da Milano, D’Aprile sopra a Noury di Amnesty, De Benedetti (tornata a Roma) e Merlo, Preziosi e “Il commento” di Monaco, Malagutti & Tizian da Milano & Roma sopra a Di Giuseppe, per finire con Elena Gerebizza di ReCommon.

L’antropologa Eleonora Cirant apre le Analisi, poi 5 lettere (senza risposte) accanto a Grandi, chiudendo con Cimbrico da Genova. 

Maderna e Fiore aprono le Idee sulla Biennale di Venezia,

poi con Tornielli – con un grande incipit: «Un cliché, che risale all’epoca in cui Taylor Swift non era presa seriamente da quasi nessuno, è che tutte le sue canzoni parlino dei suoi ex fidanzati. In realtà, però molte delle sue canzoni più interessanti parlano di cosa significa essere Taylor Swift» – sul disco The Tortured Poets Department (in corsivo nell’occhiello!). 

In ultima pagina, dopo la prima volta dello scorso sabato, torna l’inserzione a tutta pagina ancora della Fondazione TOG.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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