mercoledì 7 agosto 2024

1400 “Domani” in 4 anni (e quasi non sentirli)

Riemergiamo brevemente dopo una settimana di pausa estiva, giusto per segnalare l’uscita del 1400° Domani dall’esordio, un risultato tutt’altro che scontato e che ha accumulato tanti di quegli avvenimenti e di iniziative editoriali — supplementi, podcast, blog, newsletter — che quasi fanno girare la testa... tanto più dopo l’avvicendamento (mai pienamente spiegato...) del fondatòr con il suo vice. 

Come chi ci segue sul blog avrà notato, il nostro entusiasmo si è spento ma abbiamo convintamente continuato a seguire entrambi... anche per sopravvivere a uno dei governi più imbarazzanti nella storia della Repubblica (è di oggi l’ennesima gaffe del ministero della cultura) e in un clima internazionale dei più inquietanti. 

Di stamattina segnaliamo la prima pagina, con gli incipit-anteprima degli editoriali di Pasquino sulle chance dell’Europa nel disordine mondiale e di Bragantini sui bitcoin «una malattia del capitalismo» apertura in taglio alto di Cocco, Da Rold, De Luca e il caporedatòr Ferraresi sulla «strategia anti Trump nel Midwest» di Harris ha che scelto Walz come suo vice candidato, fotonotizia di Malagutti sulle Borse e soprattutto «l’incubo recessione sulla manovra», richiami in calce a Merlo sulla destra che «cerca disperatamente un altro Toti» e teme la sconfitta alle prossime regionali liguri, Erler su «l’assalto dei tribunali a Big Tech» perché «dopo Google rischiano tutti», Attanasio con Bellutti e Riva su «Noi davanti alla grandeur francese» con «le Olimpiadi che irritano gli invidiosi», nonché l’usuale doppia manchette con l’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

Lungo la giornata, come sempre altri spunti e segnalazioni sul nostro account X (ex Twitter). 

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