venerdì 26 aprile 2024

Mattarella e la lezione sulla libertà (gli altri, figurarsi)

115° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Lacetera sulla «parola “antifascista” e le false scuse della destra» e di Delli Santi sul «perché a Gaza serve un’autorità civile transitoria», fotonotizia di De Benedetti, Pellegrino e Preziosi sul disonore della destra alla Liberazione con «Mattarella e la lezione sulla libertà», apertura in taglio basso di Trocchia sui segreti del pentito Sandokan, richiami in calce a Depascale sulla grande bolla dell’oro, Margoni su una nuova teoria dell’universo che forse «non finirà come sospettavamo», Palermi sul «Nuovo Cinema Thailandia», più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Preziosi da Milano e l’editoriale interno di Lacetera con Pellegrino “passante” nel riproporre il primo sfoglio avviato lo scorso agosto e ormai da mesi “mangiato” dagli avvenimenti aprono i Fatti, poi De Benedetti sopra a Noury di Amnesty, Trocchia, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Da Rold da Milano, Cocco e ancora De Benedetti, Delli Santi, concludendo con Depascale da Torino. 

Il giurista Davide Fiandaca apre le Analisi, poi Alemanni da Milano e la filosofa e fisica Emilia Margoni, 4 lettere (senza risposte) accanto a Ciconte e per finire Burreddu da Bologna con un trafiletto sul finale di stagione della pallavolo italiana in «età d’oro» con l’ossessione Olimpiade. 

Un estratto da La regola di Nora di Chiara Ingrosso con trafiletto del direttore editoriale Michele Rossi dell’editore Sem apre le Idee, poi con Palermi sul «Nuovo Cinema Thailandia» e un trafiletto di «Va. Pa.» sulla serie tv prequel di Alien anche lei girata a Bangkok. 

In ultima pagina, torna l’inserzione a tutta pagina ancora della Fondazione TOG. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

Al pomeriggio il direttò torna a Tagadà su la7 (qui la puntata integrale).

giovedì 25 aprile 2024

«Resistere, resistere, resistere!» (cit.)

Oggi incipit-anteprima di Urbinati sul 25 aprile che «è stato una battaglia per il futuro» e di Damilano sulla Liberazione e la nuova destra a-costituzionale, fotonotizia (che si mangia l’apertura) di Felice, Maccario, Preziosi e Susini con «Resistiamo» a caratteri cubitali, richiami in calce a De Luca su Biden per l’Ucraina e Israele, Borrelli sull’attacco dei politici ai diritti trans («La violenza comincia dalle parole»), Giurickovic Dato sul mondo di Rosa e Olindo («L’orrore contenuto nell’ordinario»), più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno l’editoriale di Urbinati apre subito i Fatti, poi Preziosi e Felice, Susini, Maccario e l’editoriale interno di Damilano, Iannaccone accanto a Malagutti da Milano, Di Giuseppe e Monaco, De Benedetti e un articolo di Redazione sull’evento “Domani a Napoli” di sabato 4 maggio, Peloso, le colonne “Italia e Mondo” accanto a De Luca (sempre a Roma), concludendo con Legorano da Strasburgo e Da Rold da Milano. 

L’attivista lgbt+ Isa Borrelli sui (pochi) diritti trans apre le Analisi sopra alla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (con la nuova incongrua grafica “a bastone”, come se si fosse perso il font...), poi Valesio e per finire 3 lettere (senza risposte) accanto a Giorgio Zanchini (peraltro da ieri attaccato pretestuosamente). 

Rarissimo articolo unico da 1 pagina per le Idee, con la scrittrice Anna Giurickovic Dato su Rosy di Alessandra Carati. 

In ultima pagina, per la prima volta sul cartaceo il programma dell’evento “Domani a Napoli”.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni... e buon 25 aprile!

mercoledì 24 aprile 2024

Redde rationem europeo, figuraccia e caos su Giorgetti

Oggi incipit-anteprima di Pasquino (che si è trovato l’account su X sospeso...) sull’aria pesante d’autoritarismo e di Ignazi sul «successo di Fd’I e la continuitià con il Ventennio», fotonotizia di Iannaccone e Malagutti sulla figuraccia dell’Italia che si astiene sul nuovo Patto di stabilità europeo, apertura tornata in taglio basso di De Benedetti sull’attacco di Meloni a Domani e stampa libera con il maggior sindacalista europeo di giornalisti Ricardo Gutiérrez, richiami sempre in calce a Da Rold sull’orrore delle fosse comuni a Gaza, Azzollini sui tribunali che «continuano a smontare il decreto Piantedosi contro le ong», Grasso sui «grandi amori degli altri», più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno un’intervista domanda-risposta di De Benedetti a Ricardo Gutiérrez dell’EFJ (European Federation of Journalists) e l’editoriale interno di Pasquino aprono i Fatti, poi Malagutti da Milano e Iannaccone, un’altra intervista domanda-risposta di Preziosi a Davide Baruffi del PD e Ignazi sulla “fiamma ideale” (solito grande occhiello), Merlo e Di Giuseppe, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Holgado, Pennelli da Padova e Cotugno da Milano, Legorano da Strasburgo e De Luca (ancora da Roma, quindi sarà in effetti tornato per il “ponte” tra 25 aprile e 1° maggio), ancora Da Rold da Milano e “Il commento” di Zuolo, per finire con Muzio da Milano e Sebastiani. 

Lo storico Cesare Panizza apre le Analisi, poi 5 lettere (senza risposte) accanto ad Azzollini, chiudendo con Ciriello sui recenti «scudetti diversi» di Napoli e Inter nel calcio di Serie A. 

Riecco 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con un inedito di presentazione del suo nuovo romanzo L’amore non lo vede nessuno di Giovanni Grasso (che nonostante quanto dica l’autore nell’incipit, la dida definisce incredibilmente esordio...) e lo scrittore Fabio Deotto sulla serie tv Il problema dei tre corpi

In ultima pagina, come già gli scorsi due sabati, torna l’inserzione a tutta pagina ancora della Fondazione TOG. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni

e la conferenza stampa di Domani.

martedì 23 aprile 2024

“Domani” sotto attacco, la solidarietà globale

1295° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima di Urbinati sul tempo delle democrazie liberticide «dall’Italia agli USA» e di Riva su Netanyahu per cui «finché c’è guerra c’è speranza», apertura per il terzo giorno in taglio alto di De Benedetti e Iannaccone sull’attacco a Domani e alla stampa libera con la solidarietà globale di media e sindacati, fotonotizia firmata Di Giuseppe, Merlo e Preziosi sulla riconferma di Bardi in Basilicata, richiami sempre in calce a Da Rold sulle dimissioni del capo dei servizi militari israeliani, Signorelli sul tramonto del Metaverso sognato da Zuckerberg, Pacifico sulla seduzione ridotta ad algoritmo nell’ultimo (in tutti i sensi) romanzo di Siti, più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Iannaccone e Di Giuseppe aprono i Fatti, poi De Benedetti sopra all’appello contro gli attacchi a Domani e per la libertà di stampa in Italia con i primi (tanti) firmatari, un’intervista domanda-risposta ancora di Iannaccone a Roberto Saviano sopra a “L’editoriale” interno di Urbinati, Preziosi e Merlo, ancora Di Giuseppe, Trocchia accanto a Depascale da Torino, le colonne “Italia e Mondo” accanto a De Luca (rientrato a Roma, se non è un errore...), per finire con Da Rold da Milano e Riva. 

Lo storico Claudio Rabaglino su «Quando il PCI accettò la democrazia» apre le Analisi, poi Signorelli da Milano, per chiudere con 4 lettere (senza risposte) accanto al “Cannocchiale” (con la perdita dell’articolo nel nome della rubrica nell’occhiello...) di Risso. 

Orsenigo da Milano apre le Idee, poi ancora De Benedetti da Bruxelles e Ciconte, concludendo con Pacifico su I figli sono finiti di Siti.

In ultima pagina torna il promo con QR code del supplemento Finzioni

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

lunedì 22 aprile 2024

Figuracce nel PD e resa dei conti in Rai, solita vergogna

Oggi incipit-anteprima d’inizio settimana con Castellani (peraltro come spesso accade ospite della rassegna stampa di Rai News 24) sull’improbabile promozione di Draghi in UE e di Penati su «Letta, il mercato e l’integrazione che non c’è», apertura come ieri in taglio alto di Iannaccone e Insolia sul suicidio del PD con Prodi contro Schlein, fotonotizia di De Luca sul fronte ucraino senza più difese, consueti richiami in calce a Merlo su Nordio e la strategie per le carceri, Bellutti sul «fuoco di Olimpia verso Parigi», RAV alias Ventura sul ritorno dell’enigma Unabomber, più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno un colloquio di Iannaccone con Vittorio Di Trapani (segretario FNSI) e un’intervista domanda-risposta di Insolia a Nicola Lagioia aprono i Fatti, poi «Ste. Ian.» e “L’editoriale” interno di Castellani, Merlo, Zanchini e “Areale” di Cotugno da Milano, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Da Rold da Milano, un reportage di De Luca da Kostiantivka sul fronte ucraino del Donbass, per finire con Cocco sulle auto elettriche cinesi anche in Spagna. 

Penati apre le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) accanto a “Grand’Angolo” di Segre, la pagina (con logo neroazzurro, per noi di PPD beneaugurante per il derby milanese di stasera...) “Tempo pieno” curata dal sempre pacato Raimo — che ha dichiarato di candidarsi in Europa — con la ricercatrice Mackda Ghebremariam Tesfaù (sicuramente il nome più lungo mai apparso su Domani in quasi 4 anni) e l’insegnante Roberta Passoni, “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna, per chiudere con Bellutti. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Iarussi da Bari a partire dal film Un mondo a parte

e RAV alias Ventura sulla «filosofia morbosa (e pop)» del manifesto La società industriale e il suo futuro (in corsivo nell’occhiello!). 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

domenica 21 aprile 2024

Nuova censura Rai e attacco intimidatorio a “Domani”

110° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Damilano su «la stampa libera e il dovere di resistere» e di Saraceno su «luci (e ombre) della ricetta di Draghi sull’UE», apertura in taglio alto di Cottafavi, Formica e Iannaccone sull’attacco allo scrittore Antonio Scurati e Domani, fotonotizia di Pennelli sui consultori in crisi perché «pochi e senza soldi», consueti richiami in calce a Da Rold sul raid di Israele contro l’Iran «duro colpo per Teheran», Pezzali sull’arte di scegliere le battaglie, D’Orrico sul nuovo Marco Ferrante di Ritorno in Puglia «romanzo definitivo sul Mezzogiorno d’Italia», più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Formica apre i Fatti, poi Iannaccone e Cottafavi, ancora Iannaccone e Pennelli, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Da Rold da Milano, per finire con Muzio ancora dal capoluogo lombardo. 

Il “Diario europeo” di Saraceno apre le Analisi, poi Riva su Storie di errori memorabili di Piero Martin con trafiletto ad hoc, 3 lettere (senza risposte) accanto a Damilano, seguito dal domenicale Vian, “Soldi e sentimento” del sempre twittarolissima Pezzali sopra a Conversazione con l’alieno di Sonno, per chiudere con Ciriello. 

Come ogni domenica Pilotti e “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna aprono le Idee, poi con D’Orrico su Ritorno in Puglia di Marco Ferrante «romanzo grande e definitivo sul Mezzogiorno d’Italia»

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

sabato 20 aprile 2024

E finalmente, sull’Iran Biden piega Netanyahu

Oggi incipit-anteprima di Riva sul «passatempo pericoloso» del fingere di far la guerra e di Grandi su «come fermare la capocrazia di Meloni» (definita peraltro «tigre di carta»), fotonotizia di Da Rold e Guolo sul contrattacco “morbido” di Israele, apertura in taglio basso di Malagutti & Tizian sulle manovre spericolate per salvare Santanchè («serve un milione»), consueti richiami in calce a Malan su tutti i guai di Elon Musk, Cirant sull’aborto e regioni di centrodestra, Tornielli sul nuovo album di Taylor Swift (con cui l’artista «fa i conti con la propria fama»), più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Guolo apre i Fatti, poi Da Rold da Milano e “L’editoriale” interno di Riva, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Muzio da Milano, D’Aprile sopra a Noury di Amnesty, De Benedetti (tornata a Roma) e Merlo, Preziosi e “Il commento” di Monaco, Malagutti & Tizian da Milano & Roma sopra a Di Giuseppe, per finire con Elena Gerebizza di ReCommon.

L’antropologa Eleonora Cirant apre le Analisi, poi 5 lettere (senza risposte) accanto a Grandi, chiudendo con Cimbrico da Genova. 

Maderna e Fiore aprono le Idee sulla Biennale di Venezia,

poi con Tornielli – con un grande incipit: «Un cliché, che risale all’epoca in cui Taylor Swift non era presa seriamente da quasi nessuno, è che tutte le sue canzoni parlino dei suoi ex fidanzati. In realtà, però molte delle sue canzoni più interessanti parlano di cosa significa essere Taylor Swift» – sul disco The Tortured Poets Department (in corsivo nell’occhiello!). 

In ultima pagina, dopo la prima volta dello scorso sabato, torna l’inserzione a tutta pagina ancora della Fondazione TOG.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

venerdì 19 aprile 2024

Ed ecco come i partiti usano i voltagabbana

Oggi incipit-anteprima di Preziosi su «Salis, Basilicata e Berlinguer» del PD «partito che non c’è» e di Morini su «Quella crociata di Putin contro l’Ovest dissoluto», apertura in taglio alto di De Benedetti, Iannaccone, Merlo e Trocchia su Salvini nei guai, fotonotizia di Da Rold, Muzio e Stasi sul monito del G7 a Netanyahu per Gaza e Iran, consueti richiami in calce a Cotugno sui redditi del –15% per la crisi climatica, Balassone sull’occasione per cambiare davvero il servizio pubblico in Rai, Zornetta sulle foto di Madame Yevonde, più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Trocchia e Merlo aprono i Fatti, poi Iannaccone e De Benedetti da Bruxelles, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Di Giuseppe, Riera e “L’editoriale” interno di Preziosi, Malagutti da Milano sopra alla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (con un font diverso dal solito!), Cotugno da Milano e Pennelli da Padova, Stasi e Da Rold da Milano, per finire con Muzio da Milano e Giro. 

Attanasio e Ranaldi aprono le Analisi, poi Morini,

4 lettere (senza risposte) accanto a Balassone, chiudendo con il vicedirettò siglato «An. Car.» e Muscas su Fra gli ultras di James Montague. 

Zornetta ancora da Newcastle apre le Idee,

poi con Oliveri e il responsabile cultura Marco Trulli dell’Arci. 

In ultima pagina, torna sul cartaceo il promo con QR code del supplemento Finzioni, da sabato scorso in edicola. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

In serata, il direttò torna (dal 2017) al festival del giornalismo di Perugia.

giovedì 18 aprile 2024

Decidere da soli come difendersi, mica facile

1290° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima di Rampoldi sul «mondo multipolare dietro i progetti di Bibi e Draghi» e di Ignazi con due consigli a Schlein su salari e partito, fotonotizia di Canto, Da Rold e Gennaro su Netanyahu schiacciato tra Iran e Gaza, apertura tornata in taglio basso di Olivelli e Tizian sui cacicchi di Salvini arrestati in Sicilia, consueti richiami in calce a Preziosi con Carlo Calenda, Maccario sui diritti riproduttivi negati alle donne, Palermi sulla lunga battaglia al Parkinson, più l’usuale doppia manchette d’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Francesca Canto e Angela Gennaro aprono i Fatti, poi Da Rold da Milano e “L’editoriale” interno di Rampoldi, De Benedetti da Bruxelles e Peloso, Iannaccone e Di Giuseppe, un’intervista domanda-risposta di Preziosi a Carlo Calenda sopra all’altro editoriale interno di Ignazi, Olivelli da Catania e Tizian, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Godi, per finire con Alemanni e Malagutti entrambi da Milano. 

Maccario apre le Analisi, poi Passarelli sul 18 aprile, 4 lettere (senza risposte) accanto ad Azzollini, chiudendo con Valesio e Munno. 

Terzo giorno di 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Oliveri sulla docuserie Il giovane Berlusconi (con trafiletto ad hoc)

e Palermi da Los Angeles. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.